Riceviamo e pubblichiamo
La 13. Legislatura Regionale inizia dopo lo scioglimento anticiapto del Consiglio Regionale dovuto alle dimissioni del Presidente uscente poi riconfermato Roberto Occhiuto.
Dopo la nomina di sette Assessori alcuni Consiglieri Regionali che lasceranno lo scranno di Consiglieri , ai primi non eletti che saranno surrogati ed eventualmente duchiarati decaduti in caso di dimissione dell’assessore eletto Cnsigliere Regionale in prima battuta o in caso di ritiro della nomina da parte del Presidente della Regione.
Per la prima volta il mandato dell’eletto è vincolato ad un’altro eletto a sua volta nominato Assessore dal Presidente eletto direttamentedagli aventi dirutto.
Questo meccanismo genera un vulnus democratico al non vincolo di mandato sancito dallo Statuto Regionale in attuazione dell’Articolo 67 della Costituzione, di fatto legando una parte di legislatori regionali a chi svolge ruoli esecutivi Presidente e Giunta.
Gli stessi Consiglieri Supplenti voteranno a Gennaio la modififica statutaria che con la nomina poi di altri due Assessori eletti Consiglieri Regionali, vincolerà il mandato di altri due Cinsiglieri Regionali alla volontà del Presidente Organo Monocratico eletto direttamente.
Ormai la Democrazia un tempo Assembleare, si è trasformata in Calabria in un sistema Presidenziale, dove il dominus di tutto è il Presidente che è titolare anche delle prerogative di Commissario in materia sanitaria, quindi nel Governo della Sanità non si rapporta con l’Assemblea Regionale ma con la struttura Commissariale e con i Ministeri Competenti.
Intanto oggi si procederà ad eleggere un’Ufficio di Presidenza, che governerà di fatto una Assemblea legislativa sulle direttive di un Organo monocratico Esecutivo, il Presidente della Regione.
La Democrazia dell’Uomo solo al Comando, intanto le Opposizioni discutono per trovare la quadra su chi li debba Coordinare, opinioni a confronto, tanto c’à tutto il tempo.
