Riceviamo e pubblichiamo
Catanzaro con la relazione del già Parlamenatre Gero Grassi interprete della seconda Commisssione d’inchiesta, sui 55 giorni più inquietanti della storia italiana, che dopo l’uccisione della scorta e il Rapimento dello Statista democratico Cristiano, hanno portato al triste epilogo dell’uccisione di Aldo Moro.
Una storia tipica della confusione italiana, caratterizzata da depistaggi, omissioni, collusioni e responsabilità non esercitate.
Lo Statista Democratico Cristiano a soli 38 anni Professore Ordinario di Diritto Penale, già a soli 22 anni anni laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza già nel 1938, anno di emanazione delle leggi razziali da parte del Governo Fascista.
Componente essenziale della Asse,blea Costituente, ha fatto parte di una delle sottocommissioni dei 75, ha redatto alcuni articoli della Costituzione e ne ha disegnato l’architettura dividendola in parti, Titoli e sezioni.
Anche Palmiro Togliatti definito il migliore, Segretario del Partito Comunista e il Ministro della Giustuzia che ha salvato dalla condanna, i gerarchi Fascisti, lo ammirava.
Un gigante che collega il suo sacrificio ad altri sacrifici che volevano rendere la Democrazia Italiana Compiuta, come Enrico Mattei e Ambrosoli.
Il Martirio dei Giusti sacrificati sulla legge dura dovita agli accordi di Yalta, che non consentivano ingerenze dei Paesi del Patto Atlantico, nelle vicende che si consumavano, nei Paesi Aderenti al Patto di Varsavia eViceversa, equilibri che dopo la seconda Guerra Mondiale hanno prtato l’Italia ad essere un Paese a Sovranità limitata, che sulla falsa riga di questa spartizione, ha sacrificato, con le complicità di tutti i suoi uomini migliori, il suo uomo migliorre Aldo Moro.