Riceviamo e pubblichiamo
Mancano 13 mesi, un tempo brevissimo per completare 60 Case Comunità e 20 Ospedali di Comunità, da finanziare in Calabria con le risorse del Piano di ripresa e resilienza che appunto dopo questo beve lasso temporale non possono essere più utilizzati.
La costruzione di queste strutture sanitarie è fondamentale per garantire prestazioni sanitarie sui territtori calabresi ed evitare la concentrazione di cure sanitarie presso gli Ospedali Hub o spoke di grande dimensione.
Alcune di queste strutture, pensiamo all’ Opedale di Comunità che dovrebbe sorgere a Rogliano, per il quale si è dovuto ripartire con tutto l’iter di approvazione della proggettazione preliminare.
Ai fortissimi ritardi strutturali, bisogna aggiungere, le carenze di personale sanitario, non solo Medici ma anche Infernieri ed operatori Socio Sanitari, siamo in Calabria sotto dimensionati almeno di 2000 Unità.
Ormai le risorse del Piano di Ripresa e Resilienza vanno a coprire la copertura finanziaria, di tanti settori che con un’utilizzo efficiente delle risorse pubbliche finanziarie, non dovrebbero essere finanziate con questo strumento particolare, ma alla fine il Piano di Ripresa e Resilienza, non è servito a persequire l’obbiettivo di migliorare la qualità della vita delle collettività, ma a tappare buchi di altra natura.
Nel caso delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità in Calabria non siamo riusciti a compiere tutti i passaggi burocratici formali, rischia ance questa, di diventare un’altra occasione mancata, altro che transizione diglitale e riconversione ambientale, non siamo riusciti nemmeno a ridurre rispetto al Centro Nord il gap infrastrutturale.