Riceviamo e pubblichiamo
Su 20 Stati eurioei monitorati l’Italia è il paese dove il costo energietico è maggiore, 343 euro a Mwh,la media degli altri Stati Monitorati è di 296 euro a Mwh, nonostante siamo un Pese l’Italia dove il sole è presente dodici mesi all’ anno non si intensifica la nascita delle cosiddette Comunità energetiche che possono essere un’antidoto al caro energia ed un’ aiuto a favorire una diminuzione di elargizione di sostanze inquinanti,favorendo la transizione ecologica.
Intando il Governo Meloni non aiuta le Aziende italiane colpite dal caro energia, e considerando che il Made in Italy vive e cresce esportando i propri prodotti in grandi mercati di sbocco come quello americano, dove la nuova politica dell’amministrazione Trump suo dazi dell’alleato speciale delle sorelle d’Italia, costerà oltre 60 miliardi all’anno al sistema produttivo italiano.
L’inflazione dilagante di questi anni ha eroso il potere d’acquisto degli stipendi italiani, tutti questi fattori hanno generato una contrazione dei consumi interni, non aiutata da uno smantellamento continuo dello Stato Sociale che grava sui servizi elargiti dalle Autonomie locali che hanno subito tagli verticali al trasferimento di risorse a favore delle politiche sociali.
In Italia tutti si defniscono liberali e poi sono liberisti, tutti si definiscono patriotti e poi sono Nazionalisti, tutti si definiscono Comunisti della Domenica e poi si ricordano che hanno famiglia.
Intanto in Economia la globalizzazione e la circolazione delle risorse rappresenta un’ Oceano che non può essere svuotato con un secchiello.
Né tanto meno una visione autarchica e protezionistica dei mercati domestici ci salverà, considerando che le Aziende italiane sono abituate a navigare in mare aperto, ma la Premier Italiana è abituata a navigare nei mercati rionali, tutto questo ci travogerà economicamente.