Riceviamo e pubblichiamo
Il messaggio di fine anno del Presidente della Repibblica Sergio Mattarella, il suo decimo messaggio rappresenta in questo momento storico una luce di saggezza politica, in un peruodo buio in cui è immerso il Mondo e naturalmente anche l’Italia.
Mi colpiscono tante cose del nostro Capo dello Stato, ma soprattutto i passaggi ordinati sulle priorità, la capacità di individuare i punti di forza della Nazione ma anche le nostre ferite aperte e il riferimento puntuale alle questioni più profonde e nascoste che molto spesso dilaniano l’Italia, il Bullismo i femminicidi il deserto interiore e la solitudine che si accentua.
L’occhio rivolto alle nuove generazioni,la necessità di riprendere gli spazi dell’impegno politico, combattento la rassegnazione e la logica disfattista del ‘sono tutti uguali’ che avvelena il meccanismo della partecipazione democratica, conquistata con la lotta di liberazione dal Nazifascismo, che nel 2025 celebra il suo 80 compleanno.
Il riferimento del Presidente Mattarella non alla Costituzione come testo giuridico cioè come un susseguirsi di procedure, prescrizioni limiti.
Ma l’accenno continuo alla Carta Costituzionale come bussola in cui sono contenuti i Valori Costituzionali.la pace da persequire sempre ripudiando la guerra come strumento di Risoluzione delle controversie internazionali, il riferimento alle risorse che si investono in armamenti sottraendoli alla necessità di cambiare i nostri stili di vita, in un pianeta attraversato da profondi cambiamenti climatici.
Sicuramente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sa interpretare il senso profondo del nostro essere italiani, alla classe dirigente di questo paese, il compito arduo di essere all’altezza di questo Presidente, che ha grande senso delle Istituzioni e di conoscenza delle fragilità che attraversano la nostra Comunità Nazionale il 2025 sarà un anno decisivo per l’Italia e per il mondo e quondi per tutti noi.
Felice Caristo tesserato Italia Viva