Riceviamo e pubblichiamo
Il 27 Dicembre inizia la presentazione della manovra di bilancio al Senato della Repubblica licenziata dalla Camera dei Deputati.
Si prevedono oltre 800 emendamenti presentati dai Senatori delle Opposizioni che naturalmente non potranno essere discussi e votati, perché i tempi sono contingentati e si prevede di licenziare l’approvazione definitiva della Manovra di bilanco entro il 29 Dicembre, per consentire al Presidente della Repubblica di poterla promulgare nei primi giorni del nuovo anno.
Ormai è prassi consolidata che in quella che dovrebbe essere il provvedimento legislativo più importante del Rapporto fiduciario Governo Parlamento, dove i singoli parlamentari di entrambi le Camere esercitano le proprie prerogative di proposta e di modifica del provvedimento licenziato dal Consiglio dei Ministri appunto la mabovra di bilancio.
Di fatto viene analizzato compitamrnte da una sola Camera, non consentendo all’altra di poter esercitare le stesse prerogative, questo genera un monocameralismo di fatto che se consideriamo.
Che ormai si utilizza la richesta del voto di fiducia sui provvedimenti più importanti d’iniziativa governativa, rende il parlamento che ricordiamolo vota la fiducia anche per concedere la pienezza dei Poteri all’Esecutivo di fatto un semplice Organo che ratifica decisioni assunte dal Governo in carica.
Questa parssi ormai consolidatasi si è accenttuata in maniera abnorme con il Governo Meloni.
Che utilizza la richiesta del voto di fiducia sistematicamente,di fatto rendendo quasi iuutile il contributo volta per volta di una delle due Camere, ormai possiamo coniare la definizione di Bicameralismo imperfetto o asimmetrico.
Felice Caristo tesserato Italia Viva