Riceviamo e pubblichiamo
Ieri sera il Consiglio dei Ministri Presieduto da Giorgia Meloni ha impugnato la legge Regionale approvata dal Consiglio Regionale della Canpania per non consentire la terza candidatura di fila ai Presidenti di Regione che hanno esercitato due mandati di fila, legge Regionale che contrasta con la normativa nazionale e che dovrebbe essere dichiarata icostituzionale dalla Consulta.
Dopo il successo dipomatico del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sulla vicenda della liberazione di Cecilia Sala, la Premier porta all’incasso, il risultato.
In primis questa vicenda del chiedere il limite del doppio mandato per i Presidenti di Regione, una delle questioni, che considerando la Popolarità della Premier, procederà a passo spedito ad approvare la riforma costituzionale che preveda l’elezione diretta del Primo Ministro anch’esso sottoposto al limite dei due mandati, oggi impossibile perché il Presidente del Consiglio non eletto direttamente dal popolo.
Ma viene formalmente nominato dal Presidente della Repibblica ed entra nella pienezza dei suoi poteri dopo aver ottenuto la fiducia delle Camere, incarico che può essere conferito anche ad una persona che non è stata neanche eletta parlamentare, come succede anche per il Presidente della Repubblica, quindi il requisito per poter limitare i mandati è collegato ad una elezione diretta e mai può essere collegato ad una elezione indiretta preceduta da una nomina.
La stessa Meloni con questo provvedimento , se passerà come è molto probabile il vaglio della Consulta, otterà due obbiettivi politici, uno non consentire la ricandidatura di Zaia della lega, candidatura che toccherà a fratelli d’ Italia e l’altra, evitare la ricandidatira di De Luca in Campaniam che per potersi candidare si dimetterà prima della fine del secondo ,mandato, spaccando l’elettorato del cosiddetto campo largo e portando probabilmente un candidato del Centro destra alla vottoria in Campania.
La Meloni esercita scrupolosamente e cinicamente il potere, speriamo che questo serva da monito al Centro sinistra e sprattutto al Movmento cinque Stelle, che addirittura in alcune Regioni penalizza l’allargamento della coa,izione, la Meloni con l’esercizio del potere fa dividere la coalizione avversaria e ridomensiona il peso condizionante degli alleati, mentre Conte nel centro sinistra mette il veto al peso detrminante per la vittoria delle forze politche del cosiddetto perimetro di Centro sinistra, mettendo il Veto alla presentazione della lista con il contrassegno di Italia Viva, che per il futuro questo ci servi da monito.
Felice Caristo, tesserato Italia Viva