Riceviamo e pubblichiamo
In questo Paese, la nostra Italia, ormai tutto passa in Cavalleria.
La cosiddetta riforma Costituzionale,che vuole separare il ruolo dei Giudici da quello dei Pubblici Ministeri, ha passato la prima lettura costituzionale, si vuole abolire l’obbligatorietà dell’azione penale da parte dell’accusa, ma soprattutto si vuole eliminare la logica correntizia e di condizionamento dei partiti nell’elezione dei componenti dell’ Organo di autogoverno dei Giuduci anzi dei Pubblici Ministeri, perché ci sarà un Consiglio Suoeriore della Mgistratura separato tra Giuduci e Pubblici Ministeri che saranno scelti per sorteggio, il particolare che questo criterio viene previsto per ‘elezione dei Membri laici, quando eventualmente la logica correntizia riguarda l’elezione o il sorteggio dei membru togati.
Una riforma complessa e di questa portata, dovrebbe come tutte le Riforme Costituzionali, rappresentare una prerogativa congenita dell’Organo che ha la titolarità dell’esercizio del Potere legislativo, cioè il Parlamento.
Invece anche in materia Costiuzionale, questo già avviene per i provvedimenti legislativi ordinari, il Governo delibera e stabilisce con il voto della maggioranza parlamentare il contingentamento dei tempi della discussione parlamentare, attuare questo quando si interviene su una riforma che modifica un’altro potere dello Stato è abberrante.
Cioè il Potere legislativo viene estromesso dal Potere Esecutivo, quando si interviene su una riforma che riguarda il Potere Giorisdizionale, più correttamente definito Ordine Giurisdizionale.
La democrazia Italiana si avvia prepotentemente verso la madre di tutte le Riforme, cioè l’elezione diretta del Primo Ministro che ridimensionerà le prerogative del Capo dello Stato, a vantaggio del Primo Ministro, dopo avere esautorato il Parlamento che non ha un ruolo da protagonista neanche in materia Costituzionale. Ormai è partita una nuova epoca, dove alcune conquiste delle Democrazie liberali del 900 vengono considerati orpelli.
Felice Caristo, tesserato Italia Viva