Riceviamo e pubblichiamo

Il Giubileo della speranza che Papa Francesco ha voluto dedicare ad una delle più grandi vergogne del nostro paese che è la ormai esplosiva emergenza carceraria.
Costituzinalmente la pena dovrebbe consentire al condannato una possibilità di rieducazione e reinserimento nella Società, questo principio cardine della nostra civiltà giuridica, anticipato da testi come quello di Cesare Beccaria dal titolo ‘dei Delitti e delle Pene’ studiato in tutto il mondo o alla grande umanità del Gran Ducato di Toscana, il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte, o ai principi del primato della dignità della persona umana che connota la Carta Costituzionale con un influsso deciscivo delle radici cristiane originarie della civiltà giuridica europea.

Oggi come succede sempre con i Governi di destra, si aumentano i reati in un paese l’Italia che non riesce a dare risposte socialmente adeguate, ad una parte della popolazione sempre più marginalizzata, che la destra governa con la repressione ed il carcere. La popolazione carceraria in Italia è composta per una parte consistente da stranieri, tossicodipendenti, ad anche persone affette da malattie mentali, che in un paese civile non dovrebbero stare in carcere, quest’anno nelle carceri italiane ci sono stati 68 suicidi il sovraffollamento carcerario secondo uno studio dell’Associazione Antigone ha superato del 170% la  capienza degli Istituti di Pena, siamo ad un ormai reiterato e cronicizzato procedimento d’infrazione da parte dell’Unione Europea.

L’aumento delle cosiddette fattispecie di reati farà ancora di più aumentare una popolazione carceraria allo stremo,in tanto solatnto l’intervento del Vicario di Cristo ha messo questo Governo securitario di fronte ad una questione esplosiva, che non può più essre rinviata o procrstinata da una classe politica di Governo che pensa alle leadership planetarie, ma in Italia i problemi reali si incacreniscono.

Felice Caristo, tesserato Italia Viva

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