Riceviamo e pubblichiamo
La ricandidatura di Roberto Occhiuto alla Presidenza della Regione Calabria e il tentativo di realizzare anche a colpi di maggioranza la modifica dello Statuto Regionale, per adeguare la composizione della Giunta e del Consiglio Regionale ai desiderata del Presidente Governatore
il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha annunciato la sua ricandidatura alla Presidenza della Regione parallelamente lavora per adeguare lo Statuto Regionale, cioè la Costituzione della Regione ai suoi desiderata politici con relativa modifica della legge elettorale regionale senza naturalmente un coinvolgomento delle opposizioni.
Intanto si vuole intervenire sulla nomina degli Assessori che oggi possono essere anche tutti esterni al Consiglio Regionale, si vuole consentire la nomina soltanto di due Assessori esterni mentre gli altri devono essere eletti anche al Consiglio Regionale, anche sé nel momento un cui vanno a ricoprire il ruolo di Assessori, vengono sostituiti periodicamente dai Consiglieri supplenti che decadono nel momento in cui il Consigliere Assessore viene defenestrato dal Presidente Governatore.
La ratio di questa cervellotica riforma ai limiti della costituzionalità pensiamo ad un Consigliere Assessore che che viene revocato o rinuncia per vari motivi a fare l’Assessore, non consententdo al Consigliere Regionale supplente neanche di capire il suo ruolo all’interno di una Assemble legislativa regionale. L’ obbiettivo di Occhiuto è quello di accentuare la competizione tra candidati al Cobsiglio Regionale della sua coalizione che inevitabilmente aumenteranno il numero complessuvo di voti.
A questa modifica si collega la diminuzione dello sbarramento delle liste che vanno in coalizione portandolo dal 4 al 3% lasciando inalterato l’8% per chi si presenta con una sola lista collegata ad un candidato Presidente.
Inoltre non viene introdotta la possibiltà di poter dare il voto disgiunto che invece fa perdere consenso al Candidato Presidente e disicentiva alla competizione all’interno della stessa coalizione.
Insomma un tempo esisteva la centralità dell’Assamblea legislativa, che tra i compiti fondamentali aveva quello di apportare modififiche allo Statuto Regionale, Consiglieri Regionali , almeno alcuni che potranno svolgere il Proprio ruolo a termine, ma che non possono approvare il Piano Sanitario Regionale perché è competenza di un tavolo ministeriale, che non sapranno neache quanto sarà la durata del loro mandato che dipende dalla durata di un’altro componente in un’altro Organo la Giunta regionale, rendendo il massimo organo rappresentativo titolare della potestà legislativa esclusiva, alla stregua di un Organo Consultivo,. E’la democratura bellezza non la Democrazia.