Riceviamo e pubblichiamo
IL rapportp annuale dell’Istat in un Paese l’Italia, che nasconde la polvere sotto il tappeto.
L’economia osservata superficialmente in Italia, ci consegna un quadro a tinte fosche.
Il Rapporto dell’Istat presentato oggi alla Camera dei Deputati, porta l’Occupazione a 23,9 milioni di lavoratori con una crescita dal 2000 ad oggi del 9,1%, dal 2000 ad oggi, in Nazioni come Francia,Germania e Regno Unito di Gran Bretagna l’occupazione è cresciuta cou una progressione superiore al 30%.
In Italia nel 2023 il Prodotto interno lordo e cresciuto dello 0,7%, nel 2024 dello 0,4%, quando la ricchhezza prodotta cresce sotto l’1% genera come succede in Italia, un’effetto a cascata negativo anche di dimunuizione della spesa sociale, in modo particolare quella sanitaria, che deve essere calcolata, rapportandola alla crescita o alla decrescita del Prodotto interno lordo reale e non soltanto alle risorse stanziate in valore assoluto.
L’occupazione femminile e giovanile in Italia è fortemente penalizzata con assunzioni precarie e dequalificate, nel nostro paese 23 mila laureati nell’ultimo anno hanno lasciato l’italia, con un fenomeno paradossale la stabilizzazione e la maggiore concentrazione di ricchezza aumenta con il crecere dell’età e non rigurda o molto marginalmente giovani e donne.
L’altra peculiarità dell’Italia sono le marcate differenze territoriali,che si accentuano tra centro nord e sud in termini infrastrutturali, pensiamo all’alta velocità che non riguarda una parte consitente del Mezzogiorno, alle aspettative di vita nel Sud inferiori di almeno due anni, agli investimenti in Sanità di eccellenza, in alcune Regioni assolutamente assenti.
In Economia un dato apparentemente positivo deve essre destrutturato e contestualizzato, oltre che comparato in maniera dettagliata, attraverso questa disamina un risutato solo apparentemente positivo, si trasforma in una inesorabile stagnazione economica, che in alcune parti del paese e una prolungata fase di recessione, altro che narrazioni enfatiche e forvianti.