Riceviamo e pubblichiamo
Nella giornata nazionale del Made in Italy che celebra la genialità italica, il paese della bellezza non riproducibile con l’intelliggenza artificiale, l’Italia il paese dell’arte della manualità, c’è un tentativo strumentale di legare una concezione protezionistca dell’economia, quella meloniana con la bravura degli imprenditiri italiani che sono per loro natura per la globalozzzazione, i prodotti italiani piacciono nel mondo nonostante i dazi imposti dall’amministrazione Trump.
Le esportazioni italiane nel mercato statunitense valgono 67 milairdi di euro, l’agralimentare italiano nel mondo vale oltre 50 miliardi di euro, salvo teorizzare da parte del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri del Gpverno Meloni Matteo Salvini.
Che i dazi rappresentano una opportunità per le Aziende italiane, quanti premi nobel della domenica in economia, l’unico premio nobel dell’economia iataliano Modigiani si rivolterà nealla tomba, ma questo è il segno dei tempi che ci è toccato vivere.
Tra due giorni il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrerà in un bilaterale Trump, si ricordi delle necessità di chi ogni gorno rende grande l’mmaggine dell’Italia nel mondo le imprese che esportano bellezze oltre che prodotti del made in Italy, copiate dagli altri sistemi produttivi, altro che celebrazioni di giornate che hanno soltanto la sensazione, di voler strumentalizzare, chi ogni giorno si deve invenatre qualcosa di geniale per competere.
Ed ha bisogno dei mercati internazionali, oggi danneggiati da una politica americana scellerata e antistorica.
Fatti concreti e non retorica di Regime democratico naturalmente,