Riceviamo e pubblichiamo
Le Coperazioni rafforzate,la posizione ambigua della Meloni ed un Occidente non più sotto l’ombrello della Nato. Dopo 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, le Nazioni vincitrici Unione Sovietica,Regno Unito di Gran Bretagna e Stati Uniti d’America nell’accordo di Yalta divisero l’Europa in due zone d’influenza, una parte sotto l’influenza sovietica e l’altra sotto l’influenza americana, che fino al 1989 sotto l’equilibrio del terrore reciproco ha garantito all’Occidente un lungo periodo di pace.
La caduta di regimi comunisti nell’europa orientale da una parte ed una serie di errori strategici della politica americana negli ultimi 20 anni, con una Unione Europea che non è riuscita a completare un processo totale di organizzazione di una politica estera e di sicurezza Comune, ha in questo ultimo periodo dopo la vittoria dell’Amministrazione Trump negli Usa stravolto la geopolitica mondiale.
Per la prima volta la politica mulilaterale americana rischia di venire meno, attraverso una condanna all’iirrilevanza delle organizzazioni del diritto internazionale, con un ritorno prepotente al rapporto di forza tra Stati Nazionali, che si annientano attraverso il diffondersi diuna guerra Commeciale che rischia di essere prodromica di una vera politica di annessioni territoriali tra le Nazioni economicamente e militarmente più forti.
Per la prima volta il Capitalismo democratico è in pericolo, le liberal democrazie rischiano di essere abbandonate dal paese che le ha guidate ed incanalate gli Usa.
L’argine che può difendere la civiltà e la democrazia è rappresentato dall’Unione Europea o almeno da quegli Stati come Francia Inghilerra e Polonia che attraverso lo strumento delle cooperazioni rafforzate anticipano gli altri Stati Membri nel dare aiuto concreto, all’Ucraina aggredita da un Dittatore Putin che vuole rimettere in discussione il nostro modello di Società.
Intanto l’Italia guidata da Giorgia Meloni dopo aver preso le distanze dal Manifesto di Ventotene, smentisce la Comunità Europea di difesa concepita da De Gasperi e la poltica di allargamento dell’Unione Europea realizzata da Prodi, oltre al capolavoro di ingegneria monetaria realizzato da Mario Draghi in quanto Presidente della Banca Centrale Europea che con l’estensione del debito comune Europeo ha salvato l’euro ma soprattutto ha salvatio i paesi più indebitati dell’Unione Economica e monetaria,come l’Italia che, ancorati ad una moneta forte che nom ha fatto esplodere l’aumento dei tassi d’interesse sul debito, che con una moneta debole come la lira non ci consentivano nessuna possibilità di movimento.
Un processo dei piccoli passi quello della costruzione europea portato avanti da grandi uomini, che ha garantito pace, sicurezza siciale benessere e civiltà, oggi abbandonato dall’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per inseguire uma strada inedita e pericolosa.