Riceviamo e pubblichiamo
Dal 2019 al 2024 in Calabria. Il tasso di mortalità delle Aziende della ricettività turistica, ristorazione e settori merceologici affini, ha subito la perdita di oltre 29mila aziende, tra i titolari under 35, in valore percentuale su questo segmento si è passati a perdere due punti percentiali dal 12,1% si è passati al 10%, impietoso il dato del Rapporto Confesercenti.
Nelle altre fasce di età la diminuizione è meno marcata, segno evidente di perdita di attività ricettive guidate da imprenditpri giovani.
In una Regione a vocazione turistica come la Calabria, questo dato dimostra, che gli investimenti in innovzione di processo produttivo e di miglioramento della qualità di Prodotto, nel settore ricettivo ha scarsa capacità attrattiva.
Le Start up riguardano soprattitto aziende che hanno una elevata quota di investimenti nell’economia della coscienza, digitale ed inteliggenza artificiale, sicuramente quote di mercato che interessano maggiormente gli under 35, ma in Calabria tutti i servizi di ricettività, saranno in prospettiva fortemente penalizzati, senza il dinamisno apportato dalle generazioni più performanti.
La tendenza anche nel settore della ricettività, per gli under 35 è quella di preferire la concebìntrazione di investimenti in Comuni maggiormente urbanizzati, quindi la Calabria formata da una pletora di Comuni di piccole dimensioni, con una orografia particolare, non fornisce una convenienza ad investire, poi il fattore demografico, tende ad influenzare negativamente questo settore, considerando l’invecchiamento ciclico della popolazione calabrese.
Bisogna programmare anche in questo settore una politica seria di elargizone di risorse pubbliche in collegamenti territotiali, in ageevolazioni credizie e in formazione degli operatori del turismo, altrimenti si continuerà ad avere poche eccellenze e molta improvvisazione.