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Riceviamo e pubblichiamo

Il “Buon Governo”, come dal ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti, ha bisogno del NOI. Di rimanere in dialogo. Tra i Comuni, nelle Comunità montane e nelle Unioni montane di Comuni, con le Città e le zone urbane. Con le imprese e e le comunità. Il NOI è un elemento costitutivo della Montagna italiana. Sarà al centro dell’Assemblea Uncem. Appuntamento per tutto l’Appennino il 13 dicembre 2024, dalle 9,30, all’Università di Salerno a Fisciano. Un dialogo tra Sindaci e Amministratori, imprese, Associazioni, Terzo Settore, Datoriali, Università, sulle principali sfide politiche di oggi e di domani.

“Accoglieremo a Salerno gli Amministratori delle regioni del Mezzogiorno – evidenzia Vincenzo Luciano, Presidente Uncem Campania e Vicepresidente nazionale – Ne siamo onorati. Vogliamo insieme definire un nuovo percorso di valorizzazione delle comunità e degli Enti locali che vivono a lavorano nelle aree montane appenniniche. Anche grazie ai provvedimenti che Stato e Regioni stanno costruendo. Come il ddl sulla Montagna al quale la Camera dei Deputati inizierà a lavorare a gennaio. L’Assemblea Uncem è un momento di dialogo, di NOI, che coinvolge tutti. Non solo Amministratori e Sindaci, ma imprese, sindacati, datoriali, docenti universitari. L’Appennino meridionale ha urgenza di politiche regionali e territoriali per la montagna. Le Regioni riceveranno a gennaio il fondo montagna 2024, 200 milioni di euro. E dovranno usarli bene, con il nostro supporto, con Uncem e con gli Enti locali. Nell’Assemblea definiremo percorsi e opportunità”.

“Lavoreremo a Salerno sulle grandi sfide dell’Appennino – aggiunge Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Serve una agenda chiara che consenta ai Comuni di lavorare più e meglio insieme per affrontare i tagli dei prossimi anni, per gestire gli investimenti del PNRR e dei fondi strutturali, per garantire nuovi e migliori servizi alle comunità. Il Mezzogiorno è una Green Community unica, che deve lavorare anche nel quadro della ZES e di una nuova economia che fermi abbandono, spopolamento, fragilità. Abbiamo fiducia nei percorsi che le Regioni possono guidare, e nelle azioni che i Sindaci possono mettere in campo superando frammentazioni e campanilismi”.

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