Riceviamo e pubblichiamo
Ieri a Rosarno, in provincia di Reggio, si è consumato l’ennesimo atto gravissimo: in pieno centro, colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un negozio, l’auto di un avvocato e contro un’abitazione (leggi qui: irriverentemente.com/?p=16969).
Un fatto che avrebbe scosso qualunque democrazia occidentale. Ma in Calabria, invece, regna il silenzio assordante delle istituzioni.
Dov’è il Presidente della Regione? Dove sono i parlamentari calabresi? Dove sono i rappresentanti del Governo, i presidenti delle Commissioni Antimafia e Antindrangheta, il Sottosegretario all’Interno?
A nome dell’associazione La Tazzina della Legalità , scriverò al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno, per denunciare l’abbandono che la nostra terra continua a subire. La verità è che la situazione ci è sfuggita di mano.
Lo Stato non può più tollerare questa spirale di intimidazioni, violenza e omertà che stanno soffocando interi territori.
Lo ripeto da tempo: la Calabria non ha bisogno di PASSERELLE, PRESENZIALISMO E ASSEGNAZIONI DI PREMI FARLOCCHI, ma di una presenza reale, costante e coraggiosa dello Stato.
Non possiamo accettare che i cittadini onesti vivano nella paura e nel silenzio, mentre chi spara detta le regole. Chi tace, è complice.
Chi minimizza, è responsabile. Noi continueremo a fare la nostra parte, ma è tempo che chi governa questa nazione si assuma le proprie responsabilità.
La Calabria merita giustizia, verità, sicurezza. Merita rispetto. Noi non ci fermiamo. Noi non ci abituiamo. Noi denunciamo.I