Riceviamo e pubblichiamo
“Non c’è un Comune da solo, forse anche contro l’altro, per accedere a fondi o partecipare a bandi. I Comuni insieme di una valle, di una Comunità montana, di una comunità marina, di una Unione montana attraverso la Strategia delle aree interne e attraverso la Strategia delle Green community rispondono alle grandi sfide in un quadro europeo molto più attento.
L’unica opportunità è quella di un patto con le città che non si voltano dall’altra parte e che guardano ai territorio urbani e montani come una grande opportunità di crescita insieme, congiunta. Vale per tutte le città dell’appennino come per le città del fondo valle alpino, e anche al di là delle Alpi.
Una sinergia che già a partire dalle Olimpiadi riscopriamo: Milano-Cortina, e quello che c’è in mezzo, e tutto l’Appennino in una logica di interdipendenza e connessione”. Lo ha detto Marco Bussone, presidente Uncem a Mantova alla giornata di apertura del Seminario Estivo di Fondazione Symbola.
Caso Lozzolo
“Non è la prima volta che una Soprintendenza si mette contro un Comune per la realizzazione di un ripetitore per la trasmissione di segnali. Questa volta succede a Lozzolo, nel Biellese, e in nome del paesaggio, presunto, o di qualcosa, la Soprintendenza va contro l’Amministrazione comunale e contro Inwit che deve realizzare l’impianto, già abbassato, finanziato dal PNRR.
La Soprintendenza dice NO. Così sprechiamo occasioni e soldi pubblici. Restando senza segnali. Senza sicurezza. Siamo senza parole. Uncem chiede l’intervento di tutti gli Enti territoriali, a partire dalla Regione. Quanto successo è incredibile. Abbiamo un assessorato alla Montagna che sta investendo 4 milioni di euro di fondi nazionali per nuovi tralicci, visto che la situazione segnali telefonici sui territori e drammatica, abbiamo da attuare il PNRR con 130 nuovi ripetitori finanziati in Piemonte, e c’è chi rema contro. Gravissimo. Lozzolo è vittima di ideologiche visioni del territorio da mettere sotto campane di vetro.
A qualcuno probabilmente non importa se il segnale telefonico, in primis per la sicurezza, vi sia o meno. In Città si permettono scempi senza limiti, mentre sui versanti si tende a bloccare tutto in nome del presunto bel paesaggio. Ridicola situazione che mette in crisi comunità locale e Comuni. Grave. Quell’impianto si deve fare, insieme a molti altri, 5G e 6G. Non si perda altro tempo”.
Comunità montane Lazio
“È importante la Regione Lazio continui a investire nelle Comunità montane. È molto importante. È una delle poche Regioni che efficacemente ha mantenuto le Comunità montane, insieme com Lombardia, Sardegna, Campania.
È importante continui a far lavorare, d’intesa con Anci, ALI e Uncem Lazio, le Amministrazioni delle Comunità montane facendo tre cose: sviluppo locale per la montagna, servizi associati per i Comuni, bonifica del territorio e prevenzione del dissesto. Questo sono, devono essere le Comunità montane.
Il Lazio apra strade intelligenti, condivise, forti per l’Appennino più unito. Importanti per i Comuni insieme nel NOI. Regione Lazio, e ringrazio per il lavoro il Presidente Rocca, il Presidente di Commissione consigliare Cera, l’Assessore Righini, può fare una parte decisiva per l’Appennino. Le Comunità montane sono in questo percorso decisive”.
Rete green community
Nasce oggi a Orvieto la Rete delle Green Community. 200 territori italiani, che avevano presentato i progetti sul bando PNRR del 2022, si uniscono in sinergia per essere più forti e per dire come si trasforma la Montagna delle Alpi e degli Appennini. La rete nasce nel giorno di uscita del nuovo bando nazionale del PNRR, proprio per finanziare con 13 milioni di euro nuove strategie di Green Community, come sancite dalla legge 221 del 2015. “
Un percorso di sinergia importante – evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Lavoriamo con Luca Lo Bianco e il Direttore del Dipartimento Affari regionali Giovanni Vetritto nel quadro del Progetto ITALIAE e dell’Atelier delle Green Community. Le Regioni sostengano i processi di aggregazione dei Comuni, le alleanze istituzionali durature e certe, Comunità montane e Unioni montane. Le Green Community, come detto oggi a Orvieto, con 1300 Comuni, sono già aggregazione e sinergia, tra piccoli e grandi Comuni. Orvieto ad esempio, che apre una strada importante di gestione associata tra funzioni con i Comuni limitrofi.
Ce lo ha detto la Sindaca, Roberta Tardani, con Valentino Filippetti, Sindaco di Parrano che ha coordinato l’evento di oggi. Abbiamo 470 aggregazioni in Italia. Insieme nel NOI i Comuni sono ancora. Tutte le Green Community aderiranno alla rete, semplice e snella. Capace di fare da leva su nuova programmazione comunitaria, dal 2028, su pianificazione integrata, nuove risorse di bandi comunitari. La Rete è Politica. Che unisce, e non divide. Che fa bene alle Politiche territoriali, che supera disuguaglianze, spereaquazioni, difficoltà. Orvieto ci mostra un’Appennino che è Green Community, Montagne nella sostenibilità per chi le vive”.