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Riceviamo e pubblichiamo

“Con il Club Alpino Italiano, Uncem oggi ha condiviso un nuovo patto di collaborazione nel quadro degli Stati Generali dell’outdoor a Venezia.

Mentre la Ministra Santanché annuncia un tavolo permanente sull’outdoor al Ministero, importantissimo, che serva anche per analizzare dati, numeri, flussi, finora troppo aleatori, Uncem ribadisce con il CAI alcuni punti fermi dell’outdoor per garantire nuove economie ai territori montani, anche nel quadro del disegno di legge nazionale sulla montagna e della revisione della legge 394 sui parchi.

Sull’outdoor, estivo e invernale, servono sinergie tra Comuni, oltre ogni municipalismo, tramite Unioni Montane e Comunità Montane, per garantire efficace governance e sviluppo alle reti e alle infrastrutture dei territori. Valorizzare e manutenere i cammini genera servizi ecosistemici-ambientali, che la montagna eroga. E che le aree urbane e devono riconoscere e pagare”.

Lo ha detto il Presidente Uncem Marco Bussone a Venezia, Isola di San Servolo, dove sono in corso gli Stati generali dell’Outdoor promossi dal CAI.

“Chi frequenta i territori guardi alle comunità, ai negozi, ai bar, alla vitalità dei paesi, perché ‘non c’è turismo senza la felicità degli abitanti’. Passare oltre i paesi, andando sui sentieri, non ha senso.

È una fruizione fragile. – prosegue Bussone -. I 357mila soci CAI possono sostenere le economie dei paesi montani andando in quei bar e quei negozi a ogni escursione.

Le comunità stanno scomparendo a causa della crisi demografica, lasciando spazio a una borghizzazione dei paesi, a un approccio di sfruttamento turistico che non ci può vedere allineati.

Prima di tutto ci sono le comunità che fanno i paesi alpini e appenninici e bene ha fatto il CAI ad avviare un progetto sulle scuole di montagna. Siamo con loro.

Anche nel dire che 4 milioni di euro, stanziati nella legge di bilancio 2024 per l’ecoturismo, non bastano. Il fondo va aumentato e si deve dare finalmente attuazione alla norma del 2015 per la valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali”.

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