Articolo e foto tratti da Sky Tg24
Il Ddl è stato approvato in via definitiva dal Senato.
Il provvedimento è stato contestato dalle opposizioni e dalla senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo che ha parlato di “mancanza di evidenze scientifiche”.
L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva lo scorso 20 novembre la proposta di legge per il riconoscimento e la promozione della mototerapia.
Il provvedimento, passato con 71 sì, 34 no e 9 astenuti e il cui primo firmatario è Massimiliano Panizzut (Lega), riconosce e promuove l’uso della moto “in maniera uniforme in tutto il territorio nazionale”, quale “terapia complementare per rendere più positiva l’esperienza dell’ospedalizzazione”, per “contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l’autonomia, il benessere psico-fisico e l’inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità”.
Il provvedimento, già approvato alla Camera il 21 febbraio scorso, è stato aspramente criticato da buona parte delle opposizioni che, come ha fatto anche la senatrice Elena Cattaneo, lo hanno definito “imbarazzante” e “senza alcun fondamento scientifico”.
“E’ più che altro una marchetta”, ha tagliato corto Orfeo Mazzella (M5S).
Ecco cosa è la mototerapia
La ‘mototerapia’ o ‘Fmx Therapy’ (Freestyle Motocross Therapy) prevede lo svolgimento di esibizioni di motocross freestyle all’aperto e all’interno degli ospedali per i ragazzi con disabilità e i pazienti, in particolare pediatrici, con gravi patologie, nonché l’opportunità per gli stessi di salire in sella a una moto (a trazione elettrica, in caso di ingresso negli ospedali) per vivere un’esperienza nuova, sotto il controllo di un pilota esperto, in accordo con i genitori e i medici curanti.
“Il progetto, nato da un’idea del campione di motocross freestyle Vanni Oddera, è stato in passato (marzo 2020) oggetto di studio da parte dell’équipe medica presso il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita di Torino; protagonista di questa indagine è stato un campione composto da 50 pazienti, di età media 9,2 anni, dei quali il 43% maschi e il 73% affetti da leucemia, da 50 genitori di età media 33,2 anni dei quali 83% femmine e 25 operatori sanitari tra medici e infermieri dei quali il 95% di sesso femminile – si legge nella nota del Servizio studi del Senato – durante i vari appuntamenti in ospedale con i campioni di Freestyle Motocross sono stati sottoposti dei questionari per valutare soprattutto lo stato emotivo prima e dopo i momenti di mototerapia.
In particolare per i piccoli pazienti l’obiettivo era misurare la loro percezione del dolore, le emozioni e sensazioni, il senso di autonomia e autosufficienza. Per i genitori ci si è concentrati sul livello di stress e sulle emozioni e infine per gli operatori si è misurata la percezione degli effetti della mototerapia sui pazienti”.