Foto tratta da Il Fatto Quotidiano

Diciamolo subito: quando Elly Schlein ha vinto contro ogni pronostico il… congresso per diventare segretaria del Pd a fine febbraio 2023 facendosi beffe dell’elefantiaco apparato bonacciano, a sostegno del potente governatore emiliano-romagnolo Stefano ex renziano di ferro, la gente di sinistra aveva esultato. Eccome! “Vuoi vedere che c’è ancora spazio per noi, pensavano”; “vuoi vedere che ci siamo ripresi il partito e fra 3-4 anni ci riprendiamo il Paese, speravano” e “vuoi vedere che l’Italia diventa un Paese progressista, grazie a una leader rivoluzionaria come Elly,  essendo di tendenza conservatore, sognavano”.

E invece, dallo… scivolone della lìder maxima della rivelazione di avere l’armocromista personale fatta in un’intervista rilasciata a Vogue manco fosse Gwyneth Paltrow, si è iniziato a capire come non assomigliare affatto a Nilde Iotti o alla leader sindacale Susanna Camusso. Bensì fosse forse un’altra “Kommunista col Rolex”, l’ennesima, solo a vocazione governativa, costi quel che costi, dopo la vittoria di Giorgia Meloni nel campo opposto. E allora via all’operazione simil Ulivo (datata metà anni Novanta di fine secolo scorso) e Unione (più o meno dieci anni dopo, nel Terzo Millennio), targate Romano Prodi, con il nome di Campo Largo. Un ‘contenitore’ in cui imbarcare tutti. Da Sinistra Italiana-Verdi al famigerato Matteo Renzi con il quasi estinto Italia Viva e forse persino Carlo Calenda con Azione. Che come il Governo Prodi 2 passi da Clemente Mastella a Paolo Ferrero; da Giuseppe Fioroni e Rosà Bindi a Emma Bonino; da Alfonso Pecoraro Scanio a Giuliano Amato e così via.

Un “fritto misto” fatto di cattolici e laici convinti, abortisti e antiabortisti ad esempio; propugnatori del liberismo economico più sfrenato e convinti statalisti e giustizialisti e garantisti, ma potremmo continuare all’infinito. Si parla insomma di un carrozzone che al massimo dura un paio d’anni (forse tre) e poi fatalmente… esplode, danneggiando la sinistra per i prossimi 15 anni. Mentre in tutto ciò viene… peraltro stritolato proprio Giuseppe Conte con il suo Movimento Cinque Stelle. Che da Renzi sarà distrutto e ‘spacchettato’ in un processo di contrazione che atterrisce Conte e quasi tutti i maggiorenti pentastellati. A cui questo ‘abbraccio mortale’ appare come… l’inizio della fine.

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