Articolo tratto dal web
Carmelo Miceli è morto stasera all’età di 67 anni, a causa di un infarto fulminante. È stato un giocatore e allenatore, difensore di buon livello con 290 presenze tra A e B. Addirittura terzo giocatore per numero di apparizioni tra le file del Lecce. Di cui è dunque stato una bandiera, come si diceva nel calcio di un tempo.
Così sul drammatico evento il sindaco di Rende Sandro Principe: “Sono profondamente toccato dalla scomparsa, tragica e inaspettata di Carmelo, di un atleta e un uomo che ha dato un grosso impulso alla tradizione calcistica del Sud e del nostro territorio”.
Come premesso stroncato da un devastante malore mentre passeggiava in via Genova, a Rende dove si era stabilito da anni, ieri sera.
Il campione cosentino, classe ’58, aveva disputato due stagioni in cadetteria pure con il Catanzaro, prima di chiudere la carriera professionistica nel Nola.
Formatosi nel Rende, aveva come detto stabilito in città la sua residenza. E continuato a contribuire allo sport del territorio, allenando le giovanili del Cosenza e varie squadre tra cui Corigliano, Rossano, e Palmese.
Senza rinunciare a importanti puntate fuori regione (Messina, Ragusa, Pisticci) e all’estero (la belga Union Saint-Gilloise).