Riceviamo e pubblichiamo
“La Calabria vuole recuperare un ritardo di 30 anni nel settore del digitale, realizzando un vero e proprio sistema capace di rispondere alle nuove sfide dell’innovazione, della transizione digitale, dell’intelligenza artificiale, della ricerca, della formazione delle figure professionali specializzate richieste dal mercato. La nuova società per il digitale della Regione Calabria dovrà organizzare per la prima volta e gestire la governance di questo sistema digitale che guarderà ai settori della pubblica amministrazione, delle imprese e dei cittadini”.
È quanto ha spiegato il vice presidente della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, che ha delega alla transizione digitale, incontrando a Catanzaro i rappresentanti di Unindustria Calabria, guidata da Aldo Ferrara, e dei settori Ict e servizi alle imprese dell’associazione.
“Nella proposta di legge istitutiva della società Redigit, che dovrà essere approvata dal Consiglio regionale – ha aggiunto Pietropaolo – si definisce un perimetro, il Siir (Sistema informativo integrato regionale), che ha l’obiettivo di mettere a sistema tutti i sistemi informativi dell’ente Regione, delle società partecipate e di tutta la sanità regionale. Puntiamo inoltre a rafforzare la capacità di programmazione e di valutazione dei progetti nel settore del digitale da parte della Regione, incrementando le competenze esistenti, e di conseguenza a migliorare la gestione dei rapporti con le imprese fornitrici nazionali e locali. Uno dei compiti della nuova società sarà quello di valorizzare al massimo le competenze delle imprese locali, favorendo iniziative di rete e lo sviluppo dei rapporti tra Regione, società in house e imprese di livello nazionale e internazionale».
“Nel disegnare la nuova società, in un anno di lavoro, abbiamo cercato di fare tesoro delle esperienze positive realizzate da altre regioni, con cui c’è stato un approfondito confronto anche nella Commissione per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni, di cui faccio parte. L’idea più importante – ha detto Pietropaolo – è quella di realizzare una Academy del digitale. Abbiamo già avviato un confronto con tante importanti imprese italiane per supportare, con investimenti e agevolazioni, l’apertura in Calabria di laboratori di sviluppo e centri di competenze. L’obiettivo è quello di individuare i profili digitali che servono alle imprese, formarli con percorsi brevi e fargli effettuare dei tirocini.
Questi ragazzi, che non dovranno necessariamente essere laureati, verranno formati con competenze specifiche, avranno una specializzazione, otterranno una certificazione. Al termine della formazione questi ragazzi saranno probabilmente assunti dalle stesse imprese, ma potranno anche spendere le proprie competenze altrove o avviare delle nuove start-up, che potranno anche essere sostenute con specifiche iniziative della Regione”.
“La nuova società del digitale esprime una visione della transizione digitale del tutto nuova per la Calabria – ha concluso Pietropaolo -, vogliamo creare un sistema virtuoso che sia all’altezza di dialogare e condividere iniziative con le altre regioni e con i ministeri, di rapportarsi con le università per fare progetti di ricerca, ma anche di avvicinarsi alle comunità locali, utilizzando i punti di facilitazione digitale realizzati in tutta la Calabria che possono rappresentare delle antenne sul territorio, intercettando le necessità dei cittadini e degli enti locali, ma anche le iniziative e le idee innovative di giovani interessati ad un futuro professionale nel campo del digitale, da sostenere anche attraverso l’Academy”.