Riceviamo e pubblichiamo
“La storia delle foibe è un monito sulla fragilità dell’identità: essa può essere minacciata, ma può anche rinascere attraverso il dialogo e la comprensione reciproca.
Riflettere,oggi, sulle foibe è confrontarsi con le ombre del passato, ma è anche un atto di coraggio per affrontare le divisioni del presente.
Oggi celebriamo con profonda emozione il ventesimo anniversario del Giorno del Ricordo, una ricorrenza che ci invita a non dimenticare le atrocità e le sofferenze subite da migliaia di italiani durante il tragico periodo post-bellico, in particolare le vittime delle foibe e l’esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati.
La legge 92/2004 che ha istituito questa giornata, rappresenta un passo fondamentale nella nostra storia recente. Essa non solo riconosce il dolore di chi ha subito ingiustizie, ma promuove anche la consapevolezza e il rispetto per la memoria di coloro che sono stati costretti a lasciare la loro terra natale, spesso in circostanze inumane e violente. Le foibe non sono solo un capitolo oscuro della nostra storia, ma un monito che ci esorta a riflettere sulle conseguenze della guerra e dell’odio.
In questi vent’anni, abbiamo lavorato incessantemente per garantire che la memoria di queste vittime non venga offuscata. Abbiamo organizzato eventi commemorativi, incontri nelle scuole e iniziative culturali per educare le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica. È fondamentale che i giovani comprendano il valore della pace e della coesistenza, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Quest’anno, ci uniamo in un momento di riflessione collettiva. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alle commemorazioni locali, a condividere storie e testimonianze, e a dedicare un pensiero a coloro che hanno perso la vita o sono stati costretti ad abbandonare le proprie case.
La memoria è un patrimonio comune che ci unisce, indipendentemente dalle nostre origini.
Rinnoviamo il nostro impegno per costruire una società che riconosca e rispetti le diversità, che promuova il dialogo e la comprensione reciproca. Solo così potremo onorare adeguatamente la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli, facendo di questa giornata non solo un momento di lutto, ma anche un’opportunità di crescita e unità.
Insieme, continuiamo a scrivere una storia di pace e di rispetto, affinché il Giorno del Ricordo rimanga un faro di speranza e di riflessione per le generazioni future, in un mondo che spesso dimentica è necessario mantenere viva la fiamma della memoria, affinché le ingiustizie non si ripetano”.