Riceviamo e pubblichiamo

Un segnale concreto di attenzione verso i territori più fragili e verso chi ogni giorno li amministra e li vive: con la nuova programmazione rurale regionale 2023/2027, Intervento SRD07, la Regione Calabria rafforza il proprio impegno, mettendo in campo quasi 37 milioni di euro per investimenti che riguardano strade rurali, elettrificazione, acquedotti e infrastrutture per l’accoglienza turistica ed attività ricreative.

È questo quanto emerso nell’incontro tenuto, questa mattina, presso la Sala Verde della Cittadella Regionale con la consegna della convenzione di finanziamento ai 247 comuni calabresi, chiamati a realizzare interventi strategici in cinque ambiti fondamentali, con l’obiettivo di integrare agricoltura, turismo e valorizzazione del territorio, favorendo anche forme di turismo esperienziale e destagionalizzato, per contrastare spopolamento e marginalità.

“Questo è un momento importante perché sancisce risultati concreti per chi, da amministratore, è ogni giorno in prima linea nella risoluzione dei problemi delle comunità: portare un finanziamento sul territorio è una soddisfazione che si traduce in risposte reali per imprese, famiglie e cittadini”.

“Come governo regionale, su impulso del Presidente Occhiuto abbiamo scelto di dare un’attenzione forte alle aree interne e rurali. Nella programmazione CSR 2023-2027 abbiamo destinato 62 milioni di euro alle infrastrutture rurali, molto più rispetto alla precedente programmazione. Una scelta consapevole, perché senza strade, acquedotti, elettrificazione e servizi adeguati non può esserci sviluppo né permanenza delle attività agricole”.

Gli interventi finanziati, che prevedono importi massimi fino a 150mila euro per i comuni fino a 10mila abitanti e 200mila per quelli oltre 20mila abitanti, dovranno essere completati entro 12 mesi dalla consegna dei lavori e comunque non oltre 18 mesi dalla firma della lettera di concessione.

“Stiamo lavorando per rendere la spesa pubblica sempre più veloce ed efficace, con procedure semplificate. Posso anticipare che, se tutto andrà come previsto, la Calabria sarà tra le prime regioni d’Italia a raggiungere il 100% della spesa del PSR 2014-2022, senza perdere nemmeno un euro: tutte risorse portate a casa per i calabresi”.

Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte il direttore generale del dipartimento regionale, Giuseppe Iiritano, il dirigente del settore Competitività, Francesco Chiellino, e la Responsabile unica del procedimento, Valentina Leto, è stato inoltre annunciato che partirà un nuovo bando con l’obiettivo di potenziare il sistema agricolo calabrese, favorendo il collegamento e lo sviluppo delle aree rurali, con priorità ai Comuni non finanziati in questa tornata e con la possibilità di ulteriori scorrimenti in base alle risorse disponibili .

“Come ha già annunciato il Presidente Occhiuto continueremo a rafforzare il rapporto con i sindaci perché sappiamo quanto sia difficile amministrare le piccole comunità delle aree interne. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete a chi, con passione e senso di responsabilità, continua a tenere vivi questi territori».

Con questo intervento la Regione Calabria conferma una visione di sviluppo equilibrato e sostenibile, fondata sul rafforzamento delle infrastrutture di base e sulla valorizzazione delle aree rurali come motore di crescita per l’intero territorio regionale.

Escalation violenza a Schiavonea

“Esprimo ferma condanna e profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza avvenuto a Schiavonea. Sono fatti che non possono e non devono trovare alcuna giustificazione: minano la sicurezza, alimentano tensioni sociali e mettono a rischio la convivenza civile”.

Lo afferma l’Assessore alle Politiche Sociali Pasqualina Straface, ribadendo vicinanza alla comunità di Schiavonea, vittima inerme dell’escalation di violenze generate da scorribande di immigrati e rivolgendo un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro di controllo rispetto a questi episodi.

La Calabria è una terra accogliente ma l’accoglienza non può trasformarsi in marginalità, sovraffollamento o insediamenti informali che diventano ghetti.

È da lì che nascono le bombe sociali che stiamo osservando in questi giorni a Corigliano-Rossano.

Per questo serve una risposta equilibrata ma decisa: legalità, prossimità, servizi, integrazione vera. Non slogan, ma lavoro concreto.

In un contesto altamente critico la Regione ha messo in campo programmi strutturali, risorse ingenti e un modello d’intervento chiaro, che tiene conto del ruolo dei Comuni e degli enti del terzo settore operanti in materia. L’Assessore, a proposito, richiama il quadro delle misure operative oggi in Calabria. Dal programma Inte(g)razione (FAMI) per il rafforzamento della governance dell’inclusione lavorativa, e per il supporto ai servizi pubblici territoriali, ai progetti ToGether(e), in materia di supporto alle ASP per i servizi di carattere sanitario, e Calabria friends, in materia di insegnamento della lingua italiana, anche questi con fondi FAMI.

E poi il progetto Su.Pr.Eme. 2 con interventi nelle aree più fragili come la Piana di Sibari e la Piana di Gioia Tauro, contro caporalato, sfruttamento, marginalità abitativa e irregolarità.

Un intervento, quest’ultimo articolato in una serie di servizi come i Poli Sociali Integrati, presidi territoriali di prossimità che intercettano bisogni, orientano ai servizi, costruiscono percorsi personalizzati di inclusione; il Budget di Integrazione: uno strumento innovativo per favorire l’emancipazione da sfruttamento e lavoro irregolare; il Social housing e voucher abitativi per superare gli insediamenti informali e garantire abitare dignitoso; i Trasporti e mobilità sociale per rompere l’isolamento logistico dei lavoratori stagionali; per finire ai percorsi professionali e di auto-imprenditorialità destinati ai migranti, inclusa una particolare attenzione alle donne e ai minori.

Solo per queste linee strategiche la Regione gestisce oggi oltre 10,8 milioni di euro tra FAMI, PN Inclusione e FESR, destinati a integrazione, abitare, prevenzione dello sfruttamento, rafforzamento dei servizi territoriali e politiche attive del lavoro.

“Ecco perché di fronte a ciò che sta accadendo sulla base dell’accordo già in essere con i Comuni di Corigliano-Rossano e di Cassano all’Ionio per il progetto Su.Pr.Eme. 2, è necessario aprire rapidamente un tavolo operativo con i medesimi enti per valutare eventuali ulteriori strategie di intervento.

Non basta reagire agli episodi: bisogna pianificare, insieme, interventi strutturati e misurabili. La Regione c’è, con misure, professionalità e risorse. Ora è il momento di unire gli sforzi e costruire una strategia locale chiara, che eviti concentrazioni pericolose, degrado e zone grigie dove crescono illegalità e conflitti”.

“Non possiamo permettere che in Calabria si creino ghetti o sacche di invisibilità. L’inclusione non è buonismo: è ordine, sicurezza, diritti e doveri. È garantire lavoro regolare, abitazioni dignitose, servizi sociali efficaci e percorsi di autonomia. È così che si prevengono le tensioni e si costruisce una comunità più forte. Su questo la Regione continuerà a lavorare, con pragmatismo, concretezza e spirito di collaborazione”.

Parchi marini

“La strategia dei Parchi marini regionali coincide pienamente con il percorso che abbiamo avviato già nella precedente legislatura, quando, da presidente della II Commissione, abbiamo messo a terra una serie di provvedimenti storici per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico calabrese. Oggi ritrovo, nell’azione dell’Ente Parchi marini regionali, la continuità di quello slancio: un connubio perfetto tra il dipartimento Ambiente e un Ente che ha dimostrato capacità progettuale, autonomia operativa e visione, riuscendo a finanziare interventi importanti anche con risorse extra-bilancio. Ne è esempio concreto la realizzazione dei campi boa ecocompatibili finanziati con fondi Pnrr–Mer, che segna un cambio di passo nella fruizione ordinata e sostenibile delle nostre aree protette. Il valore aggiunto di questo percorso – e lo abbiamo visto anche nell’evento di chiusura del X Forum della Carta Europea del turismo sostenibile (Cets) – è la capacità di uscire dagli uffici e di andare nei territori, ascoltandoli e vivendoli. Significa incontrare i sindaci, ascoltare le associazioni, osservare le esigenze reali delle comunità e trasformarle in una progettualità condivisa. È questo metodo che ci consente di portare avanti una strategia comune e credibile, fondata su tutela, comunicazione e fruizione responsabile”.

“L’obiettivo è armonizzare in un’unica traiettoria Parchi marini e terrestri, borghi, sentieri e i Cammini di Calabria, sui quali – già da consigliere regionale – ho investito energie e impegno affinché fossero riconosciuti, valorizzati e fruiti. In questa stessa visione rientra il ruolo fondamentale anche del dipartimento e dell’assessorato al Turismo guidato dall’assessore Giovanni Calabrese, con cui stiamo condividendo una strategia integrata per fare della Calabria una destinazione turistico esperienziale eco-sostenibile e competitiva a livello nazionale e internazionale.

Desidero rivolgere un ringraziamento particolare alle tante associazioni ambientaliste che, con un approccio collaborativo e costruttivo, contribuiscono ogni giorno a rendere fruibili e sostenibili i patrimoni tutelati. A questo impegno civico noi stiamo affiancando un’azione strutturale di monitoraggio del mare e dei sistemi di depurazione, che ci consentirà – insieme ai sindaci – di individuare tempestivamente le criticità e intervenire prima dell’estate. È la stessa filosofia che stiamo applicando al grande piano di rigenerazione delle aree degradate, per il quale abbiamo destinato 50 milioni di euro su 21 ex discariche. Questa è la Calabria che vogliamo: una regione che protegge i suoi ecosistemi, li conosce, li valorizza e li trasforma in leva di sviluppo. Una regione che cresce perché sceglie la sostenibilità come infrastruttura del futuro.

Il direttore generale dell’Epmr, Raffaele Greco, aprendo il forum, ha sottolineato che “Per anni nell’Unione Europea è prevalso il principio della conformità e delle certificazioni di maniera. Oggi prevale, fortunatamente, il principio del risultato e della qualità reale. L’adesione alla Cets, istituita da oltre 30 anni, adottata da 400 aree protette in tutta Europa, strumento di governance che attrae ogni anno una media di 73 milioni di visitatori, attraverso la quale vogliamo intercettare altri target per praticare in concreto la visione di offerta integrata alla quale ambiamo, si basa proprio su una valutazione di risultato di qualità e non su soli aspetti formali. Ed è, questa, la visione e l’impostazione che continuiamo a portare avanti come Ente Parchi, ritenendo che non vi siano strade alternative sia in termini di tutela ambientale e della salute che in termini di sviluppo economico”.

I prossimi step saranno la trasmissione del Piano e della strategia ad Europa Park per il rilascio della certificazione.

Il Forum sarà mantenuto, sarà implementato il Piano di azione approvato ed entro 3 anni saranno certificati anche gli operatori locali della CETS. Nei prossimi 2 anni anche le agenzie turistiche. Il circuito di servizi che l’Ente sta selezionando autonomamente potranno essere quindi certificati con valore europeo.

Al Forum, coordinati da Roberto Cosentino, dirigente della Regione Calabria, sono intervenuti, insieme all’assessore Montuoro e al direttore Greco, anche Pietro Pileci, responsabile Area tecnico scientifica, responsabile Cets Ente per i Parchi marini regionali, e Maria Villan, responsabile progetti Federparchi Europarc Italia, che ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo dei parchi marini sia all’interno che all’esterno puntando su comunicazione e immagine distintiva, valorizzando la coerenza tra contenuti ed opportunità di lavoro e sviluppo, investendo sul patrimonio identitario, sulla comunicazione trasparente, sul monitoraggio costante e favorendo sinergia dinamica tra tutti gli attori coinvolti.

Hanno portato il loro contributo inoltre Vincenzo Cammarata della Lutec, Antonio Varrà di Terre Crude, Angelo Napolitano di Viaggi dell’Arca), Paolo Palladino di Aisa, Maria Assunta Menniti della Cesram, Natascia Mellace, assessore comunale di Squillace, Arturo Soriano di Amantea, Giordano Mariano, delegato pesca del comune di Scilla, Piero Ionà del Wwf Reggio Calabria, Franco Falsetta del Wwf Belmonte,  Paolo Latella, Presidente Federazione regionale Escursionisti,  Pino Greco, presidente del CAI Calabria, Salvatore Siviglia, direttore generale dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità urbana.

Agostino Agostinelli, membro del consiglio direttivo di Federparchi Europarc Italia, ha concluso la serie di interventi affermando che quella della Calabria resta una bellezza complessa e primitiva ancora da scoprire rispetto alla quale – ha concluso parafrasando un passaggio del libro Viaggio in Italia di Guido Piovene del 1957 – i viaggiatori romantici devono affrettarsi.

Linea Verde

Alla scoperta della storia, delle tradizioni e delle tipicità della provincia di Catanzaro. Domenica 14 dicembre alle 12.20, Peppone Calabrese, Fabio Gallo e Margherita Granbassi portano le telecamere di “Linea Verde” in Calabria.

La puntata è realizzata nell’ambito della convenzione tra Rai Com e Regione Calabria – Dipartimento Turismo e Fondazione Calabria Film Commission.

L’olio, gli agrumi e la “restanza” tra i temi dell’appuntamento di Rai 1.

Se Peppone intervista l’antropologo Vito Teti sul rapporto tra comunità, luoghi e memoria, Fabio Gallo incontra giovani imprenditori agricoli, artigiani e custodi del territorio.

Che hanno deciso di restare o di tornare in Calabria per portare avanti antiche tradizioni familiari.

Al centro della puntata l’olio extra vergine d’oliva, l’oro verde della Calabria, la coltivazione degli agrumi, dei grani antichi italiani e degli ulivi secolari.

A visitare la Riserva naturale delle Valli Cupe, partendo dal borgo di Sersale, è Margherita Granbassi.

Gran finale a Lamezia Terme.

Per celebrare i prodotti tipici del territorio.

Convegno su Pnrr Regione-Arpal

Organizzata dalla Regione Calabria – dipartimento Lavoro – e dall’Agenzia regionale politiche attive lavoro (Arpal), lunedì 15 dicembre, a Catanzaro, nella sede della Camera di Commercio, si terrà una giornata dedicata all’approfondimento del ruolo del Pnrr nel rinnovamento delle politiche del lavoro e dei servizi per il territorio dal titolo “Pnrr: Pensare il Nuovo. Ripartire in Rete”.

L’iniziativa, sarà articolata in due momenti distinti per favorire un dialogo diretto con pubblici diversi.

La sessione mattutina (ore 9:30 – 13:00) sarà rivolta in particolare agli studenti e alle studentesse, con l’obiettivo di avvicinarli al mondo del lavoro, alle nuove professioni e ai percorsi formativi che il Pnrr sta contribuendo a sviluppare.

Dopo l’apertura istituzionale dell’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, si susseguiranno tre panel tematici che racconteranno in modo divulgativo, alla presenza di rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale, come il Pnrr sostiene le riforme del lavoro; quali competenze e quali opportunità per le imprese stanno emergendo; il progetto “MIRAI on the Road”, dedicato a legalità, sicurezza sul lavoro e rete dei servizi, nato insieme con l’Inail.

La mattinata si chiuderà con momenti interattivi, che coinvolgeranno Cpi, Its Academy, Regione Calabria e Inail, per permettere agli studenti di dialogare direttamente con i protagonisti delle politiche del lavoro.

La sessione pomeridiana (ore 14:30 – 16:30) sarà invece di taglio più tecnico e istituzionale, pensata per enti pubblici, imprese, camere di commercio, sindacati e operatori del lavoro.

Al centro, una tavola rotonda con rappresentanti della Regione Calabria, Arpal, Mlps, Inps, Inail, Sviluppo Lavoro Italia, Fondazione consulenti del lavoro, Cciaa e le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil).

Un confronto ad ampio raggio per fare il punto sull’attuazione delle riforme, condividere strategie comuni e delineare le priorità per il futuro del mercato del lavoro calabrese.

“Pnrr-Pensare il Nuovo. Ripartire in Rete” nasce con l’obiettivo di raccontare i processi di trasformazione in atto: dalla formazione alla sicurezza sul lavoro, dalle imprese ai servizi per il lavoro. Una giornata pensata per costruire ponti tra giovani, istituzioni e sistema produttivo, e guardare insieme al futuro del lavoro in Calabria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *