Riceviamo e pubblichiamo
“I dati aggiornati pubblicati dal Ministero della Salute confermano il significativo lavoro di miglioramento che la Regione Calabria sta portando avanti nel campo della sanità pubblica con il commissario Roberto Occhiuto.
Il balzo in avanti registrato nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), con particolare riferimento all’area della prevenzione e alle coperture vaccinali, è motivo di orgoglio e testimonia l’impegno concreto profuso dalla struttura commissariale, dagli operatori sanitari e dagli uffici regionali competenti.
In un solo anno abbiamo recuperato oltre 20 punti, passando da 41 a 68, superando la soglia di sufficienza e lasciandoci alle spalle l’ultimo posto nella classifica nazionale.
È un risultato che ci sprona a continuare con determinazione il percorso di risanamento e rilancio del sistema sanitario calabrese, consapevoli però che resta ancora molta strada da fare.
L’area distrettuale, in particolare, necessita di ulteriori interventi strutturali e organizzativi, che abbiamo già messo in agenda con riforme e investimenti specifici.
Il nostro obiettivo resta quello di garantire ai cittadini calabresi standard assistenziali adeguati e paritari rispetto al resto del Paese. I Lea non sono solo numeri, ma il termometro del nostro impegno per una Calabria più giusta e inclusiva”.
Nota 2
“Il netto miglioramento registrato dalla Calabria nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), in particolare nell’area della prevenzione, è un segnale importante per tutta la nostra comunità.
Il passaggio da 41 a 68 punti in quest’ambito non è solo un dato tecnico, ma il riflesso concreto di un impegno collettivo per garantire diritti fondamentali a tutti i cittadini, a partire dai più piccoli. Abbiamo superato la soglia di sufficienza nelle coperture vaccinali, con dati aggiornati che mostrano, ad esempio, una copertura superiore al 95% per il ciclo vaccinale di base nei bambini a 24 mesi e un significativo incremento anche per la prima dose di MPR (morbillo, parotite, rosolia).
Questo risultato dimostra che investire in prevenzione è anche un investimento sociale: riduce le disuguaglianze, tutela le fasce più vulnerabili e costruisce fiducia nei servizi pubblici.
Tuttavia, restano criticità su cui intervenire: l’assistenza distrettuale si attesta ancora a 40 punti, al di sotto della soglia di sufficienza. Per questo, come assessorato alle Politiche Sociali, intensificheremo le azioni di supporto alle famiglie, agli anziani e alle persone con disabilità, rafforzando la rete dei servizi domiciliari e dei presidi territoriali.
Lavoriamo per una Calabria più inclusiva, dove la salute e la protezione sociale vadano di pari passo, assicurando a tutti pari dignità e opportunità.”
Lea 3
“I nuovi dati pubblicati dal Ministero della Salute sui Livelli essenziali di assistenza sono un segnale incoraggiante per la Calabria. Il significativo miglioramento registrato nell’area della prevenzione – con un incremento di oltre 20 punti, da 41 a 68 – non è frutto del caso, ma il risultato di un’azione politica concreta, portata avanti con determinazione dal presidente e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, dalla sua Giunta e dalla struttura commissariale.
Siamo consapevoli che il sistema sanitario calabrese ha vissuto a lungo una condizione di difficoltà strutturale. Ma oggi possiamo affermare, con dati alla mano, che il percorso di risanamento e rilancio è finalmente avviato.
L’uscita dall’ultima posizione nella graduatoria nazionale dei Lea, e il superamento di regioni come Sicilia e Valle d’Aosta, testimoniano un’inversione di tendenza che ci responsabilizza ancora di più.
Il dato positivo sull’assistenza ospedaliera (69 punti) conferma che le misure messe in campo in questi mesi stanno generando risultati misurabili. Al tempo stesso, non sottovalutiamo le criticità persistenti nell’area distrettuale, che con 40 punti resta sotto la soglia di sufficienza.
È su questo fronte che si concentreranno le prossime azioni della Regione, con l’obiettivo di rafforzare la medicina di prossimità, migliorare l’integrazione sociosanitaria e assicurare equità nell’accesso alle cure.
Il nostro mandato politico ci impone di non accontentarci. Abbiamo avviato un cammino complesso ma necessario: il diritto alla salute per i calabresi non può più essere sacrificato. Questa è la priorità della nostra agenda istituzionale”.