Riceviamo e pubblichiamo
Arrivano, per migliaia di agricoltori calabresi, gli aiuti riconosciuti per l’annualità 2024 a titolo di indennità compensativa per le aziende operanti nelle aree montane o comunque in zone caratterizzate da svantaggi naturali.
Con l’approvazione dell’elenco definitivo, pubblicato sul sito www.calabriapsr.it al termine della fase di esame e valutazione delle 36.035 domande pervenute, si è dato il via al pagamento delle 34.332 istanze ritenute ammissibili.
A disposizione dei beneficiari una somma pari, complessivamente, a oltre 67 milioni di euro, ritagliati nell’ambito del Psr Calabria a seguito di autorizzazione della Commissione Europea, che ha dato il via libera all’implementazione specificamente richiesta dal Dipartimento Agricoltura, al fine di assicurare maggiori risorse finanziarie.
Il bando, attivato lo scorso luglio, ha visto concludersi le sue procedure “in tempi rapidi, al fine di garantire – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – un adeguato sostegno alle imprese impegnate nel mantenimento delle colture nelle aree interne come in quelle segnate da altri svantaggi naturali e che rappresentano una parte importante del comparto agroalimentare calabrese, come pure del tessuto demografico e culturale regionale”.
“La celerità con la quale si sono affrontate le procedure burocratiche – rimarca Gallo -, già di per sé rappresentativa del cambio di passo rispetto al passato, consentirà di garantire un ulteriore sostegno ad aziende indebolite, negli ultimi anni, dalle conseguenze negative della pandemia prima, e del conflitto russo ucraino dopo, oltre che dal propagarsi delle epidemie che hanno colpito la zootecnia e, in generale, dal ripetersi delle avversità climatiche, in particolare la siccità, causa di pesanti ripercussioni sulle attività imprenditoriali agricole”.
La liquidazione delle risorse disponibili prenderà il via già nei prossimi giorni, con la corresponsione a cura dell’organismo pagatore Arcea, a titolo di anticipo, di circa 43 milioni. La rimanente parte sarà comunque liquidata entro il giugno 2025.