Riceviamo e pubblichiamo
Prorogata al 15 gennaio prossimo la scadenza per i Comuni calabresi interessati a partecipare all’Avviso pubblico per la prevenzione e riduzione dei rifiuti.
Finanziato con oltre 11 milioni di euro di risorse del Pr Calabria Fesr Fse+ 2021/2027 – Azione 2.6.1 per la realizzazione di progetti di economia circolare, per la riduzione della produzione dei rifiuti, per la lotta allo spreco alimentare, per la prevenzione della dispersione dei rifiuti nell’ambiente e per la tutela dei corsi d’acqua e del mare.
Il termine precedente per la presentazione delle domande era fissato all’1 dicembre 2025.
L’informativa, trasmessa dall’assessore Montuoro, con una comunicazione inviata ai sindaci della Regione Calabria, evidenzia come “la proroga intenda garantire una più ampia partecipazione e consenta agli Enti locali di sviluppare al meglio le proprie proposte progettuali”.
“L’iniziativa associa alla fondamentale finalità di tutela ambientale e di risparmio delle risorse naturali anche una finalità sociale a sostegno delle fasce più deboli della popolazione”.
“La Regione Calabria sta offrendo una grande opportunità alle comunità calabresi per servizi nuovi e innovativi da finanziare con risorse comunitarie che, nell’ottica di una sinergica collaborazione istituzionale, possono dare un valore aggiunto alle politiche locali, mettendo al centro i cittadini e i loro bisogni. Invito, pertanto, a cogliere questa opportunità e confidando nella massima adesione all’iniziativa.
La proroga dei termini per la presentazione delle domande è stata concepita, sulla forte determinazione del presidente Roberto Occhiuto e mia, per garantire una partecipazione più ampia a questo importante avviso consentendo di sviluppare al meglio la proposta progettuale.
La proroga rappresenta, pertanto, una grande utilità per i Comuni calabresi di creare nuovi e innovativi servizi a sostegno dell’economia circolare e delle fasce più deboli”.
I progetti finanziabili sono orientati verso l’economia circolare e mirano a diverse finalità strategiche:
“Infrastrutture per la lotta allo spreco alimentare: hub e empori solidali” per la progettazione di hub o empori solidali che contribuiscano alla riduzione dello spreco alimentare; “Infrastrutture per la prevenzione dei rifiuti: Centri del riuso” per la realizzazione di Centri del riuso che contribuiscano alla riduzione della produzione di rifiuti urbani; “Riduzione della produzione dei rifiuti plastici” per l’acquisto di attrezzature funzionali alla riduzione della produzione dei rifiuti negli spazi adibiti alla fruizione pubblica nonché negli edifici pubblici comunali (mense scolastiche comunali, mense comunali, piscine, musei, biblioteche, teatri, centri sportivi, scuole, sedi uffici comunali, etc..); “Infrastrutture per la cattura dei rifiuti galleggianti nei corsi d’acqua”, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di raccolta dei rifiuti galleggianti, al fine di contrastare il fenomeno del littering e dell’accumulo indiscriminato dei rifiuti, in particolare plastiche e microplastiche, nei corsi d’acqua, prevenendo la produzione dei rifiuti marini.
L’avviso pubblicosi configura come una opportunità per i Comuni per realizzare interventi di prevenzione e riduzione dei rifiuti, finanziati con risorse comunitarie ed è consulatabile sul portale Calabria Europa al seguente link: https://calabriaeuropa.regione.calabria.it/bando/avviso-pubblico-per-la-prevenzione-e-riduzione-di-rifiuti/,
I Comuni possono ricevere supporto e chiarimenti dal settore regionale competente scrivendo all’indirizzo email: prevenzionerifiuti@regione.calabria.it.
Bruno
“Il calendario segna il primo giorno di dicembre. Si avvicinano le festività natalizie, ma con il ritorno a casa per le vacanze di studenti e lavoratori fuori sede si ripropone, come negli anni scorsi, l’annoso problema del caro-prezzi: chi vive fuori e vuole tornare in Calabria per riabbracciare i propri cari deve fare i conti con rincari spropositati nel costo dei trasporti.
Una speculazione sul delicato equilibrio economico delle famiglie, già messe a dura prova dall’inflazione”.
È quanto afferma il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di “Tridico Presidente”.
“Le segnalazioni raccolte dalle associazioni dei consumatori parlano chiaro: i biglietti aerei e ferroviari raggiungono livelli inaccettabili. Il caso dei voli è quello più eclatante.
Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi, le tariffe sotto Natale possono aumentare fino al 900% rispetto ai prezzi di bassa stagione – rimarca il consigliere Bruno –.
Anche i treni registrano un incremento dei prezzi, con collegamenti di Alta Velocità che, in prossimità del Natale, costano quanto un volo internazionale: 199 euro per un Torino–Reggio Calabria, 185 per un Milano–Reggio Calabria, 153 per un Milano–Lecce.
A ciò si aggiunge il rincaro dei carburanti, che rende oneroso anche il viaggio in auto per chi sceglie il rientro su gomma – afferma ancora il capogruppo di “Tridico Presidente” –.
Siamo davanti a una situazione che merita un intervento deciso. La Regione può e deve giocare un ruolo importante per contrastare queste dinamiche distorsive che pesano sulle tasche dei cittadini.
Alcuni esempi esistono già: la Sicilia ha attivato treni speciali a prezzo calmierato nelle giornate di maggior affluenza.
Una soluzione replicabile anche nella nostra regione, attraverso la programmazione di collegamenti straordinari a costi contenuti”.
“Tra le misure che potrebbero essere valutate – suggerisce Bruno – ci sono le convenzioni con compagnie di trasporto pubbliche e private, sia locali che nazionali, per garantire tariffe agevolate a studenti e residenti; contributi economici e rimborsi parziali, fino al 50%, sui biglietti aerei, ferroviari e su gomma, soprattutto nei periodi critici come il Natale.
Ma anche la creazione di fondi regionali dedicati per mitigare i rincari e sostenere chi, per ragioni di studio, lavoro o famiglia, è costretto a spostarsi nei giorni più costosi dell’anno.
Contrastare il caro-trasporti non significa solo rispondere a un’emergenza stagionale, ma tutelare un diritto: quello alla mobilità e alla continuità affettiva”.
“Lasciare che le famiglie paghino cifre proibitive pur di riunirsi durante le festività è un’ingiustizia: serve una strategia regionale strutturata, capace di mettere ordine in un settore troppo spesso abbandonato alla logica del mercato e delle oscillazioni tariffarie.
Il rientro a casa per le feste non deve essere un problema economico, ma un diritto garantito”, conclude il consigliere Bruno.