Riceviamo e pubblichiamo
«Le preoccupazioni che avevamo sollevato nei giorni scorsi trovano purtroppo conferma nei dati pubblicati da Federconsumatori Calabria: rientrare a casa per Natale è diventato un lusso. Una situazione intollerabile che offende le famiglie calabresi e mina un diritto fondamentale: quello alla mobilità e alla continuità affettiva». Lo dichiara, tornando sulla questione già affrontata lo scorso primo dicembre https://irriverentemente.com/regione-da-giunta-e-consiglio-proroga-al-15-gennaio-per-bando-rifiuti-da-oltre-11-mln-e-con-link-e-bruno-contro-rincari-feste-natale-per-trasporti-verso-calabria/) il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di Tridico Presidente, tornando sul tema dei rincari nel settore dei trasporti.
«I dati e i numeri dell’indagine diffusa da Federconsumatori – osserva Bruno – confermano purtroppo la nostra previdente denuncia e non lascia spazio a interpretazioni: i costi raggiungono livelli mai visti. Sulle tratte ferroviarie per la Calabria l’offerta scende sotto il 45% e i prezzi salgono fino al 77% nel giro di pochi giorni. Un Milano–Reggio Calabria in Frecciarossa arriva a costare 720 euro solo per l’andata, mentre un Torino–Reggio supera i 1.560 euro per tre adulti. Perfino Crotone registra picchi superiori ai 1.500 euro. Sono cifre proibitive per qualunque nucleo familiare».
Lo scenario non migliora sul fronte autobus e aerei: «Sulla Milano–Reggio – prosegue Bruno – i bus segnano aumenti fino al +285%, mentre i voli oscillano tra l’8% e il 25% di rincaro, spesso superando i 1.000 euro per tre persone. In molti casi fare un Roma–New York costa meno che un Milano–Reggio Calabria: un paradosso che fotografa perfettamente la marginalità infrastrutturale in cui siamo confinati».
Un caro-prezzi che si abbatte su una regione dalle condizioni economiche più fragili rispetto al resto del Paese. «La Calabria – ricorda Bruno – ha il reddito pro capite più basso d’Italia, il 65% dei pensionati sotto i mille euro e quasi metà dei lavoratori impiegati part-time. In questo quadro, per molte famiglie il viaggio di Natale supera l’intera tredicesima. È inaccettabile».
Bruno condivide la denuncia di Mimma Iannello, presidente di Federconsumatori Calabria, che ha parlato di «politiche tariffarie aggressive, opache e inique» e di un sistema dei trasporti «sempre più classista». E aggiunge: «Sbandierare il Ponte sullo Stretto come la svolta della mobilità dei calabresi, quando tanti cittadini non riescono nemmeno a permettersi un biglietto per tornare a casa, è un bluff insopportabile».
Alla luce di questo scenario, il consigliere rilancia le proposte avanzate il 1° dicembre: «La Regione deve intervenire subito con misure straordinarie, sulla scorta di quanto fatto altrove. La Sicilia, ad esempio, ha attivato treni speciali a prezzo calmierato nei giorni di picco. Possiamo farlo anche noi. È necessario inoltre avviare convenzioni con compagnie aeree, ferroviarie e su gomma per garantire tariffe agevolate a studenti e residenti».
Tra le proposte che potrebbero essere prese in considerazione, Bruno indica: rimborsi fino al 50% sui biglietti nei periodi critici; la creazione di un fondo regionale anti-rincari; un sistema stabile di monitoraggio dei prezzi; un tavolo permanente con associazioni dei consumatori e operatori del settore.
«Contrastare il caro-trasporti – aggiunge – non significa inseguire un’emergenza, ma difendere un principio: nessuno deve essere costretto a scegliere tra tornare a casa e preservare la propria stabilità economica. Governare vuol dire mettere ordine, non rassegnarsi al mercato».
Bruno invita infine la Giunta regionale a «non limitarsi agli annunci su grandi opere futuristiche», ma ad affrontare i problemi reali: «Prima di parlare di Ponte sullo Stretto, garantiamo ai calabresi un viaggio dignitoso per tornare dai propri affetti. La priorità è questa, e non può più essere ignorata».