Amalia Bruni

Riceviamo e pubblichiamo

«Avevamo la possibilità di voltare davvero pagina, ma la maggioranza ha scelto un maquillage normativo che lascia irrisolti i nodi strutturali del sistema antiviolenza in Calabria. A confermare le nostre preoccupazioni oggi sono proprio i Centri Antiviolenza calabresi, con il loro appello forte e responsabile.

La nuova legge, così com’è stata approvata, è un’occasione persa per tutte le donne della nostra regione».
Così la consigliera regionale del Partito Democratico Amalia Bruni rilancia la sua posizione dopo l’approvazione della legge sul contrasto alla violenza di genere, riprendendo i rilievi critici espressi dal Coordinamento Regionale dei Centri Antiviolenza (C.A.D.I.C.).

«Abbiamo chiesto con forza – prosegue Bruni – una legge capace di superare l’impianto obsoleto del 2007, che prevedesse una regia chiara, una programmazione triennale, un fondo unico regionale strutturato e servizi omogenei su tutto il territorio. Invece, ci troviamo davanti a un testo che, pur recependo alcune indicazioni della normativa nazionale, non garantisce risorse certe né stabilità operativa alle case rifugio e ai centri antiviolenza».

Bruni ricorda che il gruppo Pd aveva depositato una proposta alternativa, frutto di un lungo lavoro di ascolto con operatori e associazioni, con l’obiettivo di costruire una rete solida e integrata, in grado di dare risposte concrete e continue alle donne vittime di violenza.

«La maggioranza ha preferito ignorare le criticità storiche – aggiunge – e ora sono gli stessi centri operativi sul territorio a denunciarlo: senza finanziamenti stabili, senza sburocratizzazione, le norme restano sulla carta e le strutture nell’incertezza».

«Il nostro impegno non si ferma qui – conclude Bruni –. La nuova legge va migliorata e resa davvero efficace. Continueremo a portare avanti le proposte che abbiamo messo nero su bianco, perché i diritti delle donne non possono più aspettare, e perché la violenza di genere si contrasta con strumenti reali, non con dichiarazioni di principio».

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