Riceviamo e pubblichiamo

Continua la battaglia del Partito Democratico e di tutti coloro i quali hanno a cuore il futuro del Sud contro l’Autonomia Differenziata. Anche in questo caldo mese di agosto non è possibile abbassare la guardia contro una legge che spaccherà l’Italia in modo irreparabile, creando un divario incolmabile tra cittadini del Nord e cittadini del Sud. Di fronte all’atteggiamento ambiguo del Presidente Occhiuto e della maggioranza in Consiglio Regionale, atteggiamento dettato da appartenenze politiche e posizioni di facciata per convenienze elettorali, il Pd e i suoi rappresentanti si sono schierati sin da subito contro questa legge scellerata di derivazione leghista, “pensata” e proposta dal Ministro Calderoli, non certo un fan dell’Unità d’Italia.

E anche in questi giorni sono stati gli appuntamenti per condividere con la gente i pericoli insiti nella legge e dare vita ad una coscienza collettiva capace di fermare la “messa a terra” della legge attraverso tutte le azioni istituzionali possibili.
Per questo motivo ho partecipato a numerosi incontri sui territori e alle feste dell’Unità, abbiamo attivato in tanti Comuni i banchetti per la raccolta delle firme per indire il referendum abrogativo contro la legge in questione, ho parlato con tante persone con l’obiettivo di illustrare i foschi scenari che si prospettano per le regioni meridionali.

Accanto a queste azioni, stiamo continuando a portare avanti la nostra battaglia anche in Consiglio regionale e nelle sedi istituzionali, con la presenza e il supporto di tanti sindaci e amministratori locali. Ci troviamo ad uno snodo cruciale per il futuro delle nostre prossime generazioni. Questo Governo a trazione leghista, che ha più volte dimostrato di non avere certo a cuore lo sviluppo e la crescita del Sud Italia, sta spingendo sull’acceleratore, il tempo rimasto è poco, la nostra battaglia è arrivata al momento decisivo.

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