Riceviamo e pubblichiamo
Habemus Tridico, l’europarlamentate Pasquale da Scala Coeli (provincia di Cosenza) quale sfidante per conto del suo M5s, e soprattutto dell’intero centrosinistra, del governatore uscente (come noto dimessosi giovedì scorso per ricandidarsi subito) Roberto Occhiuto!
Tridico o Baldino?
Tridico in pista. Così sentenziano i supernotisti della regione. Ma è vero? Forse lo sarà, per carità. Solo che di certo allo stato non c’è proprio alcunché. Fino a ieri sera, infatti, c’è stato un… casino. Tra chi? Tra vertici Dem e quelli pentastellati, locali e nazionali. E il motivo è presto spiegato. I 5s vorrebbero fare un cambio in corsa, mettendo Tridico in… mostra per un po’ salvo poi lanciare, con il placet dello stesso Tridico, la 37enne deputata rossanese (di Corigliano-Rossano oggi, sempre nel cosentino), volto noto della Tv quasi più di Montecitorio per le ricorrenti presenze in quasi tutti i talk politici. Piano che, in tempi di mossa del cavallo (quella del forfait di Occhiuto), sembra normale.
Ma nei 5s “c’è chi dice no” a Baldino
Unica contraria all’ipotesi Baldino Anna Laura Orrico, 44enne di Cosenza titolare di un seggio alla Camera come l’appendice citata collega e già sottosegretario, battutasi senza successo per salvare il posto a Montecitorio di Elisa Scutellà invece surrogata pochi mesi fa (a metà marzo, per l’esattezza) dal forzista Andrea Gentile dopo un ricorso di quest’ultimo. Una vicenda che ancora genera polemiche in Calabria, ma questa è un’altra storia. Comunque sia Orrico, pare, non avrebbe in grande simpatia per Blaldino, venendo peraltro ricambiata.
Pd e Schlein non gradiscono affatto
Al Pd, però, di beghe e scelte interne al cerchio magico di Giuseppe Conte interessa poco o niente. Perché la leader Elly Schlein vuol legittimare il suo ruolo di capo del partito (sempre minacciato dai tanti oppositori interni), iniziando poi la scalata a Palazzo Chigi da una serie di vittorie alle Regionali, Amministrative e così via. Incluso nelle realtà, piccole e periferiche, come la Calabria. Solo che con Tridico è convinta di potercela fare a centrare l’obiettivo prefissato. Mentre con Baldino si dà per battuta (per non parlare dell’ipotesi residuale, con il dovuto rispetto per la persona, Orrico). Cosa fare, allora? Ecco cosa.
Dalla Calabria alla Toscana, passando per la Campania, ecco cos’ha già fatto Schlein
Al Pd potrebbero saltare i… . E per questo intende prendere in mano la situazione e fare la voce grossa con Conte, a cui dire: “In Calabria Tridico o uno dei nostri (un poco entusiasta, ma obbligato dalla segretaria se servirà, Nicola Irto, ndr)”. Perché Schlein sta già affrontando la guerra campana con il pentastellato Roberto Fico che, pur da nientemeno ex terza carica dello Stato, non piace a molti alle sue latitudini. E se la leader pensa al fatto di aver scaricato addirittura un monarca come il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, si morde le mani. E anche la lingua, per non rompere con Conte. E che dire della Toscana. Dove per salvare il “proprio” Eugenio Giani (governatore uscente e strafavorito) lo stesso capo del Pd ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie. Considerato come la strada verso l’alleanza sia stata tutt’altro che semplice con una netta frattura. Emersa a seguito dello scandalo che ha coinvolto l’ex sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, indagata per corruzione. Un’inchiesta che ha generato un duro scontro con i pentastellati. Che hanno subito chiesto uno stop ai negoziati e ribadito la necessità di “standard etici non negoziabili”. Figuriamoci allora quanta voglia abbia, Schlein, di rimettere tutto in discussione pure in Calabria.
La roulette russo-calabrese
Dopo la mossa ardita di Occhiuto e quanto ne è conseguito non solo in Calabria, quanto anche e soprattutto a livello nazionale in cui lo strascico di polemiche è stato fortissimo, il Pd (e come ovvio in parti oltre più di tutti la dirigenza locale Democrat) cerca la vittoria a ogni costo. Ecco perché Tridico, Baldino e meno che mai Orrico, non possono essere intercambiabili nell’assunzione della guida del centrosinistra alle Regionali.