I due Pitaro, stavolta non i fratelli bensì i candidati di destra (Vito, dell’area vibonese, eletto) e sinistra (Francesco, di Catanzaro, non eletto malgrado un ottimo riscontro personale), sono l’emblema della politica cervellotica, per non dire peggio, dei tempi moderni. Meglio ancora, contemporanei.
I due Pitaro, infatti, nella tornata del 2021 furono clamorosamente esclusi last minute dalla competizione dai rispettivi vertici di coalizione (noi forse i primi in assoluto ad avere la notizia, che non potemmo però scrivere perché ci fu impedito nel giornale in cui lavoravamo allora). Un’esclusione che per giunta, soprattutto nel caso di Vito, alimentò voci, dicerie e speculazioni di ogni genere, salvo risolversi nel successivo protagonismo degli omonimi Pitaro. Basti pensare al Francesco candidato al Senato dal Pd appena un anno dopo, per non parlare della candidatura di entrambi per le Regionali di cui ancora le urne sono… calde con le liste satellite, per così definirle, dei due schieramenti nazionali di riferimento.
Malgrado Noi Moderati (la “casa” di Vito) sia una forza autonoma e non una “lista bis” come Dp. Ma la sostanza non cambia e rivela, in particolare, di un Francesco troppo viscerale e molto ingenuo in politica. Sebbene possa contare su indubbie capacità professionali, l’esperienza degli scaltri fratelli (Romano e Pino) e un gruppo di validi professionisti a lui vicino. Risorse che non gli hanno però risparmiato errori marchiani come anche la recentissima accettazione di correre nella debolissima Dp. Solo l’ultimo di una serie di sbagli come l’avventura del tentativo di… scalata alla segreteria provinciale Dem.
Velleitaria e persino avventata (eufemismo!). E c’è infine la speranza di un aiuto del sindaco Nicola Fiorita. Ma resta il fatto che ha dimostrato di essere una… forza elettorale. Malgrado la perdita dell’appoggio di grandi elettori e consiglieri comunali, escluso il fido Vincenzo Capellupo.
Leale al suo fianco, pur con nulla di garantito. E questo gli va riconosciuto. E lo diciamo noi che per Capellupo nutriamo la stessa simpatia di quanto sembri ne può avere per un’aggiunta di senape nel caffè. Comunque sia, decisioni e scelte del buon Francesco a parte, va detto che i 2 Pitaro (ribadiamo esclusi senza un apparente motivo nel ‘21) con i voti sommati potrebbero puntare quasi a quota 18mila. Mica male per gente in passato appena sopportata, anzi deliberatamente ostacolata, dai propri vertici politici.
