Niente toni alti su Sky, nel confronto Tv in corso dalle ore 10 di stamani in diretta sulla stessa emittente a pagamento, per le imminenti Regionali tra gli sfidanti Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico.
Ma non mancano i colpi di fioretto. Anzi, di sciabola.
Si parla insomma in modo pacato di strade, sanità, scuole, piaga criminalità organizzata, accoglienza con modello Riace, reddito di Dignità o di Merito, guardie mediche, ponte Stretto, Gaza e così via, per un minuto e mezzo a domanda a testa a candidato più (tre) repliche di un minuto a richiesta.
E tutto è chiaro, senza le solite inaccettabili risse verbali.
Ma, come premesso, ecco l’affondo personale di Tridico: “Occhiuto è indagato o rinviato a giudizio e quante inchieste ha? E perché si è dimesso, per poi riproporsi, dando uno schiaffo in faccia alla Magistratura? I cittadini, insomma, chi vanno a votare?
Secca la risposta del diretto interessato: “Non volevo amministrare la regione… dimezzato, quasi fossi un presidente abusivo a cui nessuno dava retta. Mi domando, però, se Tridico e i suoi la stessa domanda e le medesime considerazioni le abbiano rivolte a Ricci (il Matteo aspirante governatore delle Marche lunedì scorso surclassato nelle urne dal competitor di destra Francesco Acquaroli, ndr) e ai presidenti di sinistra indagati in passato. Ho un solo filone di indagine, ma quanto sta facendo il mio avversario è vergognoso. Ora che non ha più bisogno di Ricci e da garantista si trasforma in giustizialista. Un atteggiamento esecrabile”.