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Riceviamo e pubblichiamo

“Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”.

Richiamato solennemente l’articolo 51 della Costituzione, «affinché i partiti e i movimenti politici garantiscano alle prossime elezioni regionali la parità di genere all’interno dei propri schieramenti elettorali».

L’impegno quotidiano a «promuovere i principi di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione tra uomini e donne» ritiene fondamentale «una maggiore presenza dell’universo femminile all’interno delle istituzioni calabresi «al fine di una positiva e propositiva contaminazione dai connotati umani e culturali».

La legge elettorale regionale stabilisce che nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento e che, in caso di due preferenze espresse, esse debbano riguardare due candidati di sesso diverso.

«In considerazione della nuova cornice giuridico-elettorale e soprattutto dei dettami costituzionali – ha quindi evidenziato la consigliera Genco – il mio auspicio è che finalmente in questa tornata elettorale i partiti aprano lo scrigno di sensibilità e competenze che le donne calabresi possiedono.

E lo mettano a disposizione di una Calabria che deve necessariamente emanciparsi, crescere e svilupparsi».  

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