Riceviamo e pubblichiamo
«Da mesi l’Unità di Preparazione dei farmaci antiblastici dell’Ospedale Ciaccio di Catanzaro, attiva da decenni e punto di riferimento per tanti pazienti oncologici, è stata chiusa a causa di carenze strutturali rispetto alle norme vigenti.
Le attività sono state trasferite alla più recente struttura di Germaneto, ma la soluzione adottata ha prodotto enormi disagi, soprattutto per i pazienti, costretti a lunghe attese o addirittura a recarsi due volte in ospedale per ricevere le cure necessarie».
Lo dichiara Enzo Bruno, candidato al Consiglio regionale per l’Area centrale nella lista “Tridico Presidente” e già presidente della Provincia di Catanzaro, che aggiunge: «L’Azienda Dulbecco aveva rassicurato con un comunicato stampa che si trattava di una situazione temporanea e che sarebbero stati messi in atto provvedimenti rapidi per ripristinare il servizio. Ma a oggi nulla è cambiato e il disagio continua ad abbattersi su centinaia di cittadini già provati dalla malattia».
Bruno punta il dito contro la gestione del presidente-commissario Occhiuto: «Di fronte a un problema così grave, che tocca direttamente la qualità della vita dei malati oncologici e il lavoro dei sanitari, ci saremmo aspettati un’azione decisa di controllo e di sollecitazione.
Invece il presidente-commissario ha preferito dimettersi per dedicarsi alla campagna elettorale. Così, mentre Occhiuto è impegnato a inseguire la sua rielezione, i calabresi più fragili sono costretti a subire disagi e sofferenze inaccettabili».
«La sanità pubblica non può diventare terreno di propaganda – conclude Bruno –. Occorrono soluzioni immediate e concrete per restituire dignità e diritti ai pazienti del Ciaccio e a tutto il sistema sanitario regionale».