“Crederci sempre, arrendersi mai!”. Un motto di cui Fabio Celia, espressione di un patto politico di ferro con il vicesindaco e pluriassessore di Catanzaro Giusy Iemma, ha fatto suo come fosse un passo del Vangelo. Tant’è vero che non si è disarmato oggi dopo la più atroce delle beffe e la più cocente delle sconfitte, targata in un certo senso Giuseppe Falcomatà che si è preso il secondo seggio Dem a Reggio nella Circoscrizione Sud sfilandolo sul più bello proprio a Iemma. Così come non si è disarmato 7-8 mesi fa. Vale a dire dopo la cacciata dal Pd della scorsa primavera, di fatto voluta dalla dirigente nazionale Jasmine Cristallo, rma di fronte a cui Celia è rimasto legato a doppio filo a Iemma e quindi ha mantenuto un piede e mezzo nel partito.
Così legato alla “sua” Giusy che quando qualche loro aficionado parlava di rottura, suscitava subito la nostra ilarità. Detto ciò, Celia già poco fortunato (eufemismo!) con Flora Sculco e Francesco Pitaro, in passato consiglieri regionali non rieletti proprio quando (ri)candidati con il sostegno dello stesso buon Fabio oltreché della famiglia e del suo gruppo politico, ci ha riprovato. Ma è di nuovo rapidamente… evaporato, incassando il secondo Ko di fila con Iemma dopo quello di 4 anni fa. Eppure una Iemma per la verità non andata benissimo nell’area catanzarese, malgrado un po’ di appoggio di Nicola Fiorita (pochino, sia chiaro) e quello del consigliere comunale Antonio Barberio, ma si dice pure del maggiorente Arci Beppe Apostoliti, del Circolo Pd di Santa Maria e anche di una parte di quello di Lido, quasi 6.600 voti totali (mica pizza e fichi, sia chiaro!) li ha presi.
Grazie però – dicono i soliti bene informati – ad amministratori locali (in carica o ex) dell’area ionica come Francesco “Ciccio” Severino, Michele Drosi e Giuseppe “Pino” Maida, e soprattutto a un… soccorso vibonese portato da una figura asseritamente molto influente in termini elettorali nella stessa città tirrenica. Sia come sia, ora per l’asse d’acciaio Celia-Iemma si addensano nuvoloni neri all’orizzonte! Senza contare che con un Comune… da ora in avanti “ballerino” e sempre più dilaniato da faide interne dopo la candidatura dell’assessore… fioritiano Vincenzo Costantino nei Dp, a scapito di Gianmichele Bosco (da cui ci divide tutto in politica, ma vincitore morale, bravo!), Iemma dovrà faticare a imporre il “suo” contestatissimo, anche in parte del Pd locale, Psc. Quanto a Celia, invece, se si include che è pure amico, non sostenitore, di Antonello Talerico il quadro è allora completo. Gli resta solo la magra, magrissima, consolazione dell’appoggio, di sponda oltretutto, ad Ernesto Alecci. Passato e probabilmente, in quota parte, anche presente. Ma marca male, per lui. Malissimo, anzi! E il suo futuro (politico) è molto incerto.