Reggiana-Catanzaro è già uno snodo importante per entrambe le contendenti, un po’ di più per gli ospiti per vari motivi, benché parlare di classifica prima dell’avvio della 4. giornata di un campionato lungo e duro come la B, che ne prevede 38 più quelle di eventuali appendici di playoff e playout, pare inopportuno anzi forse addirittura ridicolo. Resta tuttavia il fatto che i punti in palio sono sempre gli stessi: tre o uno, a seconda di vittoria o pareggio come noto. E dunque, soprattutto in una piazza con le aspettative parecchio alte di Catanzaro, si deve essere sempre superconcentrati in maglia giallorossa. Pure a metà-fine settembre. E così sono apparse le Aquile poco fa dopo un avvio di stagione con le marce basse. Bassissime!
Primo tempo:
Dopo un avvio di match che, da… disciplinare del calcio, si chiamerebbe la classifica fase di studio al 15’ è Rispoli a tentare di rompere l’equilibrio iniziale con un tiro però alto. Mentre meno di un minuto dopo è Tavsan, sul fronte opposto, a inquadrare la porta. Ma Pigliacelli, come spesso gli accade, c’è. Nei minuti successivi (21’) sono, in rapidissima successione, Di Chiara e Iemmello che, in versione… passatori, lavorano per i compagni Oudin e Favasuli. Le conclusioni di questi ultimi non pungono, però. Dai e dai, tuttavia, ecco il lampo che spezza la parità. Siamo alla mezz’ora e Cissè, sugli sviluppi di un angolo di Pontisso, tenta la conclusione acrobatica con il pallone che sbatte sulla spalla di Gondo e spiazza il portiere: 1-0. Pardon, 0-1. Ma la gioia nel “clan giallorosso” dura poco. Circa 6’, per l’esattezza. Fino al 36’, quindi, quando Marras su un altro corner stavolta di Reinhart, dal limite dell’area fa partire un sinistro al volo rasoterra che lascia di sale l’incolpevole Pigliacelli. Nel prosieguo di gara succede poco e niente e termina così il parziale.
Secondo tempo:
Come nei 45’ di partenza, le Aquile provano a… volare sugli emiliani. Ma la quota raggiunta è poco elevata e sembra più una dimostrazione di volontà che di capacità. Comunque sia, anche se ancora fa caldo perché anche a Reggio Emilia la temperatura di mattina e a metà pomeriggio resta inchiodata sui 30 gradi e più, la partita con il passare dei minuti dà la sensazione di sgonfiarsi come un soufflé. E di emozioni se ne segnalano con il contagocce. Almeno fino a un cooling break, come premesso ancora d’obbligo considerate le condizioni climatiche. Ma soli 5’ dopo, come d’incanto, cambia tutto. E i tifosi ospiti si sentono improvvisamente come fossero a Bolzano in dicembre: gelati, cioè. Motivo? Alla mezz’ora, quasi dal… nulla, Reggiana in vantaggio con il… giallo. Perché, su cross dalla sinistra di Bozzolan, Lambourde calcia al volo e insacca in rete. Il “giovane”, e forse un po’ incerto, arbitro Turrini di Firenze (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=21835), però, annulla. Lo corregge il Var, è 2-1. Il tempo di annotarlo, tuttavia, che Cissé rimette tutto a posto per i suoi con un eurogol nel sette: 2-2. La Reggiana, però, schiuma rabbia e il neoentrato Novakovich si danna per farla tornare avanti. Ma Pigliacelli non è d’accordo e ci mette sempre una pezza. Ma poi si spengono i motori e finisce 2-2.
Conclusioni:
Tutto sommato buon pari per il Catanzaro a Reggio Emilia. Ma l’Aquilani-band ancora… balbetta. Certo, rispetto alle giornate iniziali almeno ci prova e non dà (mai) la sensazione di essere dominato dall’avversario. Ma per un campionato d’ambizione serve altro. Molto altro! Comunque sia, come detto e ripetuto più volte siamo ancora a fine estate e soprattutto alla 4. giornata. Il tempo per innestare le marce alte, quindi, non manca.
