Riceviamo e pubblichiamo
Povera la nostra Palermo, pardon Catanzaro! Ma era troppo forte per noi la tentazione di mutuare le parole del fu cardinale arcivescovo Salvatore Pappalardo, pronunciate durante l’omelia ai funerali del generale-prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa trucidato da Cosa Nostra. Perché, pur ‘solo politicamente’ parlando per fortuna, in cima ai Tre Colli sono tutti colpevoli e nessuno colpevole. O meglio, è facile dire che “ha… stato l’altro mica io. Io sono il meglio, lui il peggio. Ma salverò io Catanzaro!”. Questo sarà infatti il teatrino che da domani terrà banco a Palazzo De Nobili. In un Comune sprofondato in piena crisi. Ma non certo da ieri. Quando, cioè, Azione ha formalmente ritirato la fiducia a Nicola Fiorita. Sindaco che, si badi, andrà avanti come nulla fosse. Solo con qualche polemica e qualche “carnascialata”, considerato anche il periodo dell’anno, in più.
Le probabili prossime “baracconate” del centrodestra catanzarese
Alle viste le solite baracconate fatte da sempre in città. Addirittura pure nella coda del ventennio abramiano. Figuriamoci con Fiorita. A farle Forza Italia, che magari parlerà di nuovo di raccolta firme per dimissioni di… massa in Consiglio, o la Lega. Che al solito farà grancassa sempre in Consiglio e pure sulla stampa. Poi però ai vari Francesco Scarpino, Raffaele Serò, Rosario Mancuso, Giulia Procopi, Emanuele Ciciarello, Manuel Laudadio, Rosario Lostumbo, Jonny Corsi e persino Tommaso Serraino (fioritiano di destra in realtà), chi li fa dimettere per tornare davvero alle urne? Ah, ecco: “Nessuno!”. Non quindi il suddetto centrodestra con i suoi plenipotenziari regionali Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso che, per tramite degli emissari a Catanzaro e al De Nobili Marco Polimeni ed Eugenio Riccio su tutti, se volessero nei fatti il Fiorita out, invece di gettare fumo negli occhi alla gente con “raccolte firme” e “bla, bla, bla…” di facciata, darebbero agli appena citati consiglieri comunali un banale ultimatum. Quale? Semplice: “O vi dimettete insieme a noi subito o non vi candidiamo più. E vediamo (Serraino a parte, ribadiamo nel 2022 eletto con Nick, ndr) come tornate in Comune, o altrove, con la sinistra quando sarà il momento, se vi si… piglia o (ri)piglia”. Niente di tutto ciò, invece, accadrà. Perché ci sono ben altre priorità rispetto alla politica. Da tanto, tanto, tempo.
Ma allora chi lo vuole davvero fuori da giochi… sto Fiorita?
Alla luce di quanto fin qui scritto allora, chi lo vuole davvero fuori dai giochi Fiorita? Una parte della sinistra! Più nello specifico, una parte del Pd. Quella capeggiata dal capogruppo al De Nobili Fabio Celia, per la precisione. Che ha però l’altra… metà del suo gruppo, la scaltra vicesindaco Giusy Iemma, che gioca su due tavoli. Un po’ come il centrodestra, cioè. E quindi assecondando la lotta del ‘Fabio Furioso’ contro Nick, per un verso, salvo poi mostrarsi donna di governo dall’altro lato, tenendosi strettissima la poltrona di numero due dell’Amministrazione. È insomma assai complicato seguire il filo del ragionamento, vero? Eppure cerchiamo di scrivere nella maniera più semplice possibile, ma intuiamo come fate fatica a seguirci. E avete ragione cari amici lettori, ma perché nulla e pochi in questa ‘terribile e strana’ città sono ciò che sembrano. E soprattutto dicono o si mostrano di essere.
Jasmine Cristallo, l’eccezione che conferma la regola!
Unica che prova a tenere il… punto, sebbene con tutti i suoi innegabili ed evidenti difetti, è Jasmine Cristallo. Coerente, seppur altalenante e talvolta persino snervante, fino all’eccesso. Ma che, forse mal consigliata, i suoi ‘calcoli politici’ su Catanzaro li ha sbagliati tutti. Ma proprio tutti tutti! A cominciare dalla campagna elettorale per le Europee, però questa è un’altra storia! Meglio, dunque, concentrarsi sui suoi sbagli al… Comune. Che già la metà bastano! Innanzitutto, quelli commessi quando ha preteso un ‘proprio’ assessore, esponendolo al “tiro al piccione” di chi sarebbe rimasto a bocca asciutta a livello personale o, tramite persone da… fidelizzare, non riuscendo a far vedere loro di essere potente ricevendone… gratitudine.
E, ancor di più, Cristallo ha ‘peccato’ quando ha pensato che con l’operazione Azione in maggioranza, e a seguire con la famiglia Guerriero & Co. fatta (ri)entrare nel Pd, avrebbe visto concretizzarsi la tanto agognata piazza pulita nel partito a livello locale. Ma le… spallate, cara Jas, si danno. Sempre a patto se ne abbia la forza, come ovvio. E quindi, non si… delegano. Ragion per cui adesso, cara Jas, ti toccherà condividere lo stesso logoramento che, come te, patirà il sindaco a patto al solito non si piegherà machiavellicamente a certe logiche. Tant’è vero che, proprio come te, confida in un posto in Parlamento per scappare dal Vietnam catanzarese. Ma non subito, naturalmente, perché non si può. Ribadiamo, però.
Dovevi necessariamente essere più… sgamata, Cristallo. Considerato come, mentre Nick ha ancora tanti posti e relative legittime prebende da distribuire, per tenersi ben stretta l’ormai sgusciante poltrona, tu anche se sei nel giusto hai la… colpa di proporre ai Dem catanzaresi la “Quaresima”. Mentre i tuoi competitori interni mettono in luce… ricchi premi e cotillon. Chi credi allora che sceglieranno i Democrat del capoluogo, il 99% dei quali si venderebbe la mamma invalida di notte per mezzo incarico? Sei stata come minimo ingenua, dunque. E l’ingenuità che non vuol dire onestà (ma è tutt’altra cosa), in politica, è purtroppo una grave responsabilità. Perché è come sanguinare nella ‘vasca degli squali’.