Articolo tratto da Corriere di Arezzo
La ricostruzione delle indagini e del vasto intervento delle forze dell’ordine di mezza Europa: arresti, denunce e super sequestri. Questo il contenuti di Cocaina Spa. Il titolo della puntata di Petrolio, in programma ieri sera su Rai 3. Uno speciale condotto da Duilio Giammaria. Il programma offrirà un approfondimento esclusivo sull’operazione Eureka, mostrando tutte le fasi investigative che hanno portato allo smantellamento della rete criminale globale della ‘ndrangheta.
L’operazione Eureka
L’operazione Eureka rappresenta un momento storico nella lotta contro la ‘ndrangheta, considerata una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo. Coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e supportata da Eurojust, l’indagine internazionale ha coinvolto migliaia di agenti e ha portato a centinaia di arresti in tutta Europa, svelando una rete globale di traffico di cocaina e riciclaggio di denaro.
L’operazione Eureka è stata condotta dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con la collaborazione delle forze di polizia di Belgio, Spagna, Portogallo, Germania e altri Paesi europei. In Italia sono state arrestate 108 persone, mentre altre 52 sono state fermate in Germania e Belgio. Complessivamente, sono state eseguite circa 150 perquisizioni in otto Paesi europei, coinvolgendo oltre 4.000 agenti. Le accuse mosse agli indagati includono associazione mafiosa, traffico internazionale di droga con l’aggravante della transnazionalità, traffico di armi da guerra, riciclaggio e trasferimento fraudolento. Tra i principali obiettivi dell’indagine figurano le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, già note per la strage di Duisburg del 2007.
La ‘ndrangheta ha consolidato il suo ruolo come principale intermediario tra i narcotrafficanti sudamericani e il mercato europeo. Attraverso accordi con organizzazioni come il Clan del Golfo colombiano e gruppi ecuadoregni e brasiliani, l’organizzazione calabrese gestiva tonnellate di cocaina destinate all’Europa e persino all’Australia. Solo tra il 2020 e il 2022 sono state movimentate sei tonnellate di cocaina, metà delle quali sequestrate dalle autorità. Il porto di Gioia Tauro in Calabria e quello di Anversa in Belgio erano punti strategici per il traffico illecito. Inoltre, la ‘ndrangheta utilizzava sistemi criptati come Encrochat e SkyEcc per comunicare e coordinare le operazioni.
Oltre alla droga, scoperto un sofisticato sistema di riciclaggio
Oltre al traffico di droga, l’indagine ha rivelato un sofisticato sistema di riciclaggio del denaro sporco attraverso attività commerciali in Europa. Ristoranti, gelaterie e autolavaggi in Italia, Germania, Portogallo e Francia erano utilizzati per reinvestire i proventi illeciti. Ad esempio, uno dei principali coinvolti è stato identificato come il gestore occulto di un impero economico che includeva società italiane e portoghesi. In totale, sono stati bloccati flussi finanziari per oltre 2,5 miliardi di euro. Questi fondi venivano spesso reinvestiti in beni di lusso o attività legali per consolidare il potere economico dell’organizzazione. L’operazione Eureka è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra le autorità italiane ed europee. La Polizia Federale belga ha giocato un ruolo cruciale infiltrando gruppi criminali legati alla ‘ndrangheta. Inoltre, Eurojust ha coordinato le attività investigative tra diverse giurisdizioni europee.