Articolo e foto tratti da La Stampa
Èsuccesso in pieno centro storico, nella centralissima Piazza Arringo ad Ascoli P.: un panificio ha esposto uno striscione in occasione del 25 Aprile, ma la giornata di festa ha preso una piega inaspettata con l’arrivo della polizia. Gli agenti hanno identificato la titolare dell’attività, Lorenza Roiati, suscitando una pioggia di solidarietà sui social e alimentando un acceso dibattito sulla libertà di espressione.
Lo striscione, appeso sulla parete esterna del panificio “L’assalto ai forni”, recitava: «25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo». Una frase che univa il simbolismo della Liberazione con il mestiere del forno, ispirandosi al nome dell’attività stessa, che richiama una celebre scena dei Promessi Sposi, ma è da tempo anche metafora di lotta e giustizia sociale.
Secondo quanto emerso, nella mattinata del 25 aprile una pattuglia della Polizia di Stato è giunta sul posto per procedere con l’identificazione della titolare. Poco dopo, come documentato da alcune storie su Instagram, è intervenuto anche un agente della polizia municipale in borghese, che ha chiesto ulteriori spiegazioni e i documenti d’identità.
La vicenda ha fatto rapidamente il giro della rete. Sulla pagina Facebook del panificio è stata pubblicata la foto dello striscione, accompagnata da questo messaggio: «Finché ci sarà un solo fascista sulla faccia della Terra ci sarà un buon motivo per essere antifasciste. ‘Ecco perché non ci fermeranno mai’. Buona Resistenza a tutte e a tutti!».
Nel giro di poche ore, numerosi messaggi di supporto sono comparsi online, esprimendo vicinanza a Lorenza Roiati e condannando l’intervento delle forze dell’ordine, visto da molti come una forma di intimidazione nei confronti di un gesto simbolico e pacifico.
Nel frattempo, il panificio non ha rimosso il post né rinunciato alla propria posizione. Al contrario, si è rafforzato l’impegno a non arretrare, sottolineando l’importanza di continuare a resistere anche con il pane e le parole.