Fonte Polizia
Oggi, a Roma, nella Sala Palatucci del Polo Tuscolano sono stati celebrati i 20 anni dell’istituzione della Direzione Centrale Anticrimine (D.A.C.) della Polizia di Stato.
Hanno partecipato all’evento il Ministro dell’Interno, Pref. Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, il Presidente della Commissione Antimafia On. Chiara Colosimo e il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo.
Ha aperto l’evento il Direttore Centrale Anticrimine Prefetto Alessandro Giuliano.
Il giornalista Giovanni Bianconi ha moderato alcune riflessioni sulle sfide passate e future affrontate dalla D.A.C.
“La Direzione Centrale Anticrimine costituisce un unicum nel panorama delle Forze di polizia: la sua istituzione, 20 anni fa, nasce dalla felice intuizione di ‘mettere a sistema’ l’attività di prevenzione e l’azione di contrasto nella lotta alla criminalità organizzata, operando in sinergia con l’autorità giudiziaria.
E, in particolare, con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Questa ‘doppia anima’ ha permesso di conseguire grandi risultati investigativi e operativi, con la cattura di pericolosissimi latitanti e il sequestro di beni, frutto di attività illecite, per miliardi di euro.
La DAC in questi anni, grazie a una costante attività di formazione del suo personale e al continuo aggiornamento degli strumenti tecnologici, ha saputo mantenersi sempre al passo con i tempi fornendo importanti contributi anche in molti altri ambiti strategici: dalla tratta di esseri umani al traffico di stupefacenti, dalla corruzione economico-finanziaria alla violenza di genere.
Grazie alla visione che la ispira, fatta di innovazione e professionalità, la DAC saprà giocare anche per il futuro un ruolo da protagonista nelle nuove sfide di contrasto al crimine” ha dichiarato il Ministro dell’Interno Piantedosi.
Il Capo della Polizia Pisani ha aggiunto “La Dac è in grado di garantire una direzione unitaria sia sulle misure di prevenzione sia sul controllo del territorio sia sul piano delle attività investigative.
Sul piano nazionale c’è una diversità di mafie, c’è una criminalità comune variegata, la Dac fa da coordinamento e supporto su questi variegati i fenomeni e ciò consente di raccogliere un bagaglio di esperienze dalle quali ricavare le migliori prassi operative. Questo è il valore aggiunto della Dac.
La Dac mette a fattore comune tutte le informazioni provenienti da questi tre settori per adeguare l’attività di contrasto alle esigenze del territorio, anche a fini prognostici e di indirizzo delle attività di indagine.
Aver centralizzato il coordinamento delle tre attività di contrasto pone la polizia di Stato all’avanguardia.
Formazione, strumentazioni ed equipaggiamenti all’avanguardia, direzione unitaria sono espressione e sintesi, oggi, di quella lungimiranza di chi tanti anni fa ha voluto creare un Ufficio capace di centralizzare e mettere a sistema le informazioni e le capacità di contrasto”.
Nata per unificare le attività operative di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, la DAC si è evoluta costantemente per affrontare le sfide più complesse.
Costituita inizialmente con il Servizio Centrale Operativo (SCO), il Servizio Controllo del Territorio (SCT), il Servizio Polizia Scientifica e l’Ufficio Affari Generali, la DAC ha visto nel 2017 la creazione del Servizio Centrale Anticrimine (SCA), dedicato alle misure di prevenzione.
Da maggio 2024, il Servizio Polizia Scientifica è confluito nella nuova Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica.
Attualmente, la DAC è composta da tre Servizi operativi affiancati dall’Ufficio Affari Generali:
• Ufficio Affari Generali: Gestisce le attività amministrative, il personale, le risorse e la logistica a supporto del Direttore Centrale.
• Servizio Centrale Operativo (SCO): il braccio investigativo della DAC, contrasta la criminalità mafiosa, il traffico di esseri umani e stupefacenti, i reati contro la persona, la corruzione e la criminalità economico-finanziaria.
• Servizio Centrale Anticrimine (SCA): coordina e supporta le Divisioni Anticrimine delle Questure, con un ruolo chiave nella gestione e applicazione delle misure di prevenzione (personali e patrimoniali, anche attraverso il sistema “Cerebro” che consente di…).
• Servizio Controllo del Territorio (SCT): coordina i Reparti Prevenzione Crimine, gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e le Unità Operative di Primo Intervento per le attività di prevenzione e controllo sul territorio.
In questi vent’anni, la DAC si è fortemente impegnata nella prevenzione, in particolare contro la violenza di genere, attraverso campagne permanenti come “questo non è amore” e numerosi protocolli con enti e associazioni.
La Direzione collabora strettamente con l’Autorità Giudiziaria, in particolare con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNA), e vanta una significativa proiezione internazionale attraverso scambi di informazioni e indagini congiunte con agenzie di polizia estere.
Guardando al futuro, la DAC si impegna a consolidare le proprie capacità attraverso l’innovazione tecnologica e la formazione continua.
Per le indagini e le misure di prevenzione, questo include lo sviluppo del programma “Cerebro” per le indagini patrimoniali e l’applicazione delle misure di prevenzione.
La sezione di tecnologia applicata alle indagini dello SCO garantirà strumenti investigativi sempre più efficaci.
Per le attività di prevenzione e controllo del territorio, l’integrazione di tecnologie avanzate, come i droni, e il potenziamento delle Sale Operative con il sistema “Mercurio” sono volte a garantire un controllo del territorio sempre più efficace e di qualità.
Inoltre, l’equipaggiamento all’avanguardia per volanti, UOPI e negoziatori è fondamentale per le cruciali attività preventive sul campo.
La formazione specialistica continua assicura operatori sempre preparati ad affrontare le evoluzioni criminali e tecnologiche in ogni ambito.