Modena-CatanzaroModena-Catanzaro

Fino alle ore 15 odierne Modena-Catanzaro è una gara di B della 31. giornata tra la 10. in graduatoria, a 5 punti dai playoff ma anche ad appena 2 dalla zona a rischio, e la 5., pienamente negli spareggi-promozione e con la Cremonese nel mirino. Assai diverse, quindi, le premesse agonistiche, e di importanza della posta in palio, per le contendenti. Eppure, la partenza è al piccolo trotto con una prudenza di solito propria di squadre con l’acqua alla gola. Sebbene si capisca come sia il Modena ad avere un pizzico di… fame in più. Ma Ecco il film della partita, partendo dal primo tempo come ovvio.

Primo tempo:

Si parte, come detto in premessa, al piccolo trotto. Ma al quarto d’ora esatto, sull’asse Palumbo-Di Pardo, nasce il brivido, “iniziale”, del match. Tuttavia, è tanto bravo il primo modenese quanto sciupone il secondo. Che liscia malamente il pallone a due passi da Pigliacelli. Roba da Mai dire Gol, per intenderci! Passano i minuti e la partita torna in… freezer. Fino al 27’ quando Ilie, Iemmello e Buso, confezionano l’azione dell’1-0. Pardon, 0-1. Peccato, però, che l’assistente n. 1 Margani spenga l’entusiasmo degli ospiti. Iemmello, autore dell’ultimo sopraffino passaggio, è in fuorigioco. Chiaro! Si resta dunque come dopo il fischio iniziale. Al 33’, invece, cambia tutto. Perché Magnino si infila in una… piega della difesa giallorossa. Malgrado un pronto Scognamillo che però non può fare miracoli. E fa 1-0. Quasi dal nulla, considerato l’andamento dell’incontro. Nel prosieguo del parziale non succede più alcunché e si va così all’intervallo. Tra tanti sbadigli, ma con un lampo che scuote dal torpore tutti: lo spunto di Magnino.

Secondo tempo:

Inizia la ripresa e Palumbo, ottimo giocatore almeno oggi, si mangia ancora le mani come al quarto d’ora. Offre, infatti, un pallone d’oro al compagno Gliozzi Tant’è vero che sembra fatta per il raddoppio canarino. Ma il calciatore degli emiliani invece di tentare di superare Pigliacelli, con cui è a”tu per tu”, cerca un improbabile rigore sentendo abitare alle sue spalle un Brighenti in… disperata chiusura. La caduta di Gliozzi è però tanto innaturale da non può non indispettire l’arbitro Perenzoni. Il quale gli sventola il cartellino giallo sotto il naso per simulazione. E il Catanzaro? Ci prova con Bonini e Pompetti. Ma in questa fase fa solo… volume. Niente più. Al 18’, però, Iemmello fa(rebbe) 1-1 mentre l’assistente n. 2 Votta va su con la bandiera. E sembra pure aver ragione lui, tuttavia il Var  dopo circa 3’ stavolta lo sconfessa clamorosamente: è rete. Valida. Eccome. Ed è 1-1. Passa meno di un minuto e un Modena, che schiuma rabbia, prova a rimettere le cose a posto per quanto lo riguarda. Pigliacelli dice di no! Ma non può fare altrettanto quando sempre Gliozzi, che pare il gemello bravo di quello di 20’ prima, la mette dentro di testa beffando Scognamillo e “Piglia” stesso. Poi al 36’ è palo pieno per i canarini, che vorrebbero chiudere la sfida e legittimare il successo. Non accade, ma succede che vincono. E solo questo conta.

Conclusioni:

Gara dai due volti, l’odierna Modena-Catanzaro. Alla camomilla nel primo tempo, come si sarebbe detto negli anni Ottanta, assai più scoppiettante nella ripresa. Solo che oggi, solito Iemmello a parte, le Aquile come l’anno scorso dopo la sbornia del derby con il Cosenza si prendono un pomeriggio di… vacanza.

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