Classifica a parte, che non può essere certamente un fattore determinante a fine ottobre, la partita tra Mantova e Catanzaro, valida per il 10. turno (infrasettimanale) di B, ha una pesante posta in palio per quanto riguarda la zona bassa della classifica di questa prima parte di campionato. In cui, soprattutto i virgiliani, si dibattono con non pochi problemi. Mentre, almeno sulla carta, attrezzati per tutt’altro sarebbero i giallorossi calabri. Che, se dovessero effettivamente “alzare l’asticella” rispetto alle due stagioni precedenti (parole di capitan Pietro Iemmello), dovrebbero quantomeno puntare a disputare la finale playoff. A cui però non si arriva di certo dal 15. posto o addirittura giù di li. Ora, comunque, spazio al film della partita.
Primo tempo:
La partita si stappa quasi subito. Merito dei padroni di casa. Che al 6’ passano con Mancuso, puntuale nel capitalizzare come meglio non potrebbe un cross del compagno Bragantini deviato dall’avversario Petriccione. Il Mantova non bada ai fronzoli e, incassato il vantaggio, per poco non raddoppia 6’. Ma a Caprini stavolta dice di no Pigliacelli. E il Catanzaro? Si fa vivo con convinzione solo al 15’ con Rispoli, che minaccia un comunque attento Festa. Al 27’ è Artioli a chiamare ancora una volta in causa Pigliacelli. Il quale vola da campione, rifugiandosi in angolo. Alla mezz’ora, però, si sveglia il talentuoso Cisse e per le Aquile c’è soltanto il palo a strozzare in gola l’urlo del gol. Ci provano poi, in sequenza, Rispoli e Pandolfi per due volte a testa. Ma niente. Si va all’intervallo sull’1-0 per i locali, bravi e cinici a raccogliere più di quanto seminato.
Secondo tempo:
Il match riprende al piccolo trotto. Ma al 3’ Caprini (sempre lui) potrebbe comunque giocare un brutto scherzo ai rivali. Fortuna, per il Catanzaro, che non si mostri certo un implacabile cecchino. Al 9’, invece, ci prova Trimboli. Ma ancora nulla di fatto. Accade così che, dopo una lunga fase di stanca (di circa un quarto d’ora) e la consueta girandola di sostituzioni con i vari slot, il Catanzaro pervenga al pari. Un pareggio un po’ fortuito, per la verità. Propiziato, al 24’, dall’autorete di Majer. Che va inopinatamente a deviare alle spalle del proprio portiere Festa un cross di Favasuli. Il meglio per il Catanzaro, come nella famosa canzone, deve però ancora venire. Perché, al 30’, Cissè (servito da Nuamah) porta avanti gli ospiti con un tiro imparabile. Al 36’ inoltre, ecco l’apoteosi giallorossa: Favasuli fa 3-1 per la compagine viaggiante e ipoteca il risultato. Al 39’, tuttavia, Caprini potrebbe ancora dare un sussulto al match, siglando il punto del 3-2 (2-3 per l’esattezza), ma non centra il bersaglio grosso. Sono 4 i minuti di recupero. Il destino della gara appare però segnato e, di lì a poco, l’arbitro Matteo Marchetti di Ostia Lido (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=23469) fischia tre volte, sancendo la conclusione della gara. Partita che regala altri tre preziosi punti alle Aquile.
Conclusioni:
Poco da dire, almeno per noi, in merito alla partita del Catanzaro in quel di Mantova conclusasi poco fa. Ricordiamo infatti solo che, quando la gente ci fermava per strada preoccupata per le sorti delle Aquile, rispondevamo: “Tranquilli, ci pensa la proprietà!”. Ma, del resto, lo dice la storia del Catanzaro nel periodo caratterizzato dalla proprietà in capo alla Noto family: “Quando la faccenda prende una certa piega, in alto o in basso, interviene la società!”.