Articolo e foto tratti da Sky Tg24
Il provvedimento, che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva al termine di un’istruttoria avviata nel marzo del 2023.
OpenAI dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi e pagare una sanzione di 15 milioni di euro. Lo ha stabilito il Garante per la privacy in relazione alla gestione del servizio ChatGPT. Il provvedimento, che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva al termine di un’istruttoria avviata nel marzo del 2023 e dopo che l’Edpb (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull’intelligenza artificiale.
La posizione di OpenAi
“La decisione del Garante non è proporzionata e presenteremo ricorso. Quando il Garante ci ha ordinato di sospendere ChatGPT in Italia nel 2023, abbiamo collaborato con l’Autorità per renderlo nuovamente disponibile un mese dopo. Già allora il Garante aveva riconosciuto il nostro ruolo da capofila per quanto riguarda la protezione dei dati nell’ambito dell’IA e questa sanzione rappresenta circa venti volte il fatturato da noi generato in Italia nello stesso periodo. Riteniamo che l’approccio del Garante comprometta le ambizioni dell’Italia in materia di IA, ma rimaniamo impegnati a collaborare con le autorità preposte alla tutela della privacy in tutto il mondo per offrire un’IA capace di portare benefici alla società nel rispetto dei diritti della privacy”.