Articolo tratto da Sky Tg24

Le pensioni che verranno pagate a partire dal 3 giugno 2025, a causa dei giorni festivi, potrebbero riservare un’amara sorpresa per alcuni pensionati, che potrebbero vedere decurtata la cifra a loro spettante. Ecco cosa sapere.

Quando è possibile consultare il cedolino della pensione

A partire dal 20 maggio è possibile consultare il cedolino della pensione di giugno sul sito dell’Inps: in questo modo i pensionati sanno con qualche giorno di anticipo qual è la cifra che spetta loro a partire dall’inizio del mese successivo.

Quando si potrà avere la pensione di giugno

A giugno la pensione arriverà con qualche giorno di ritardo rispetto al previsto: questo è dovuto sia alla presenza di due giorni festivi il giorno 1, che è una domenica, e il giorno 2, quando si celebra la Festa della Repubblica. Accrediti e pagamenti diretti scatteranno a partire da lunedì 3 giugno. Per chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali, il pagamento viene effettuato secondo il seguente calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome:

A – B: martedì 3 giugno
C – D: mercoledì 4 giugno
E – K: giovedì 5 giugno
L – O: venerdì 6 giugno
P – R: sabato 7 giugno (solo mattina)
S – Z: lunedì 9 giugno

Per approfondire: Pensioni, per le anticipate -11% nel I trimestre 2025 e aumenta il gender gap: i dati Inps

Le trattenute

Consultando in anticipo il cedolino è come sempre possibile valutare la presenza di eventuali trattenute fiscali, contributive e assistenziali. Come ha fatto sapere l’INPS attraverso una circolare verrà applicata una decurtazione mensile di 50 euro a quei pensionati che nel 2022 hanno percepito erroneamente i bonus una tantum da 150 e 200 euro. Tali incentivi, concessi dal governo Draghi per fronteggiare l’incremento del costo della vita, erano stati elargiti automaticamente in base a dati fiscali provvisori relativi al 2021. Successivi controlli hanno fatto emergere come alcuni beneficiari possedessero redditi superiori alle soglie stabilite e, di conseguenza, non dovevano ricevere quelle somme. Per questa ragione l’INPS riacquisterà questi importi detraendo 50 euro al mese dal netto della pensione, fino al raggiungimento dell’ammontare complessivo dovuto, che potrà oscillare da 200 a 350 euro, con ritenute previste da giugno a settembre o dicembre 2025. Un rimborso più che un vero e proprio taglio

Come ricevere le notifiche sulle trattenute

Le comunicazioni riguardanti la cifra da rimborsare sono state spedite tramite la Piattaforma SEND, il sistema ufficiale per le interazioni digitali della pubblica amministrazione. I pensionati coinvolti hanno ricevuto tutte le informazioni sulle procedure di restituzione e possono verificare la propria posizione sui canali dell’INPS. Il recupero delle somme avviene principalmente tramite due modalità:

Ritenute mensili di 50 euro direttamente

Sull’assegno pensionistico, a partire da giugno 2025, fino al completo recupero;
Avvisi di pagamento tramite PagoPA nei casi in cui la detrazione diretta sulla pensione non sia fattibile
Gli aumenti
Sul fronte opposto, arrivano novità positive per i pensionati a basso reddito. Dal mese di giugno, infatti, aumentano le maggiorazioni sociali, con il passaggio da 136,44 euro a 144,44 euro. Il trattamento minimo mensile viene così portato a 747,84 euro per chi percepisce la maggiorazione piena. Tra i requisiti per l’aumento ci sono:

Reddito personale annuo massimo: 9.721,92 euro;

Reddito coniugale complessivo massimo: 16.724,89 euro

Come consultare il cedolino pensione
Per guarda il cedolino della pensione è sufficiente connettersi all’interfaccia web dell’INPS e identificarsi utilizzando SPID, la CIE (Carta d’identità elettronica) o la CNS (Carta nazionale dei servizi). In alternativa, si può domandare aiuto presso CAF o patronati convenzionati. Il documento contabile è visibile sia online che attraverso l’applicazione INPS Mobile, e può essere prelevato in formato PDF e stampato. Coloro che riscontrassero impedimenti nell’accesso al portale INPS possono rivolgersi ai CAF o ai patronati per ottenere sostegno a titolo gratuito

Il modello Obis/M

Una delle principali novità di giugno è il rilascio del nuovo modello Obis/M 2025, disponibile dal 9 maggio. Il documento, aggiornato ogni anno dall’INPS, riepiloga in modo dettagliato alcune voci come:

Importo lordo e netto della pensione
Trattenute fiscali

Perequazione automatica
Maggiorazioni sociali
Arretrati, se presenti
La procedura da seguire per ottenere l’Obis/M è abbastanza semplice, con alcuni passaggi da seguire:

Accedere al sito INPS con SPID, CIE o CNS

Entrare nel Fascicolo previdenziale del cittadino.
Selezionare “Modelli” > “Certificato di pensione – Obis/M”.
Scaricare il documento in formato PDF

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