Articolo tratto dal web
Il figlio del presidente del Tribunale di Tempio Pausania Marco Contu, che oggi avrebbe dovuto presiedere l’ultima udienza del processo a Grillo jr e altri tre per l’accusa di violenza sessuale, è tragicamente morto ieri investito da metro.
Il ragazzo, 22 anni, è deceduto dopo essere finito sulle rotaie della linea B.
Tra le ipotesi della polizia che indaga sul decesso anche quella del gesto volontario
Questa mattina, mercoledì 3 settembre, gli avvocati della difesa dei quattro imputati avrebbero dovuto presentare le ultime controrepliche. Dopodiché il collegio, presieduto da Contu, si sarebbe dovuto ritirare in camera di consiglio per emettere il verdetto.
Ma, intorno alle 10, ora in cui era fissata l’udienza, la notizia della tragedia ha iniziato a diffondersi ed è stata poi resa pubblica in aula. “Purtroppo avete appreso la notizia, ora bisogna cercare di trovare una soluzione”, ha detto la giudice a latere del processo, Marcella Pinna. L’udienza è stata rinviata al 22 settembre. I legali degli imputati hanno espresso il proprio cordoglio nei confronti del magistrato.
L’avvocato della difesa: Impensabile rimandare l’udienza a domani
“Quella di oggi è una tragedia immane che ha colpito il presidente del collegio Marco Contu. Chiaramente non ci sono altre parole se non quelle di esprimere la nostra vicinanza e tutte le altre cose passano in secondo piano. Voglio ringraziare il tribunale per la sua sensibilità che ha superato le indicazioni del presidente del tribunale che pensava di potere fare udienza oggi o domani. Impensabile”. Questa la denuncia dell’avvocato Alessandro Vaccaro, legale di Vittorio Lauria, uno dei quattro imputati.
Dopo la notizia della morte del giovane, la giudice Pinna ha riferito che la presidente del tribunale, Caterina Interlandi, aveva chiesto di rinviare la sentenza a domani, 4 settembre. “Oltre che avvocati, giornalisti o giudici, siamo uomini. Cosa c’è di peggio di una perdita di un figlio?”, ha affermato il legale. “Quale serenità può avere per fare una camera di consiglio? Pensando a cosa? Noi avvocati ci siamo rifiutati, pm compreso. È inaccettabile”.