Articolo tratto da Ansa. Foto Archivio

I carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno realizzato un’importante operazione che ha portato al rinvenimento di un ingente arsenale e di un carico di cocaina.

Il materiale era nascosto nel terreno di un’azienda agricola della Piana di Gioia Tauro, e l’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi diretta da Emanuele Crescenti.

Durante le operazioni di perquisizione, i Carabinieri hanno scoperto oltre venti armi da fuoco, tra cui fucili M4 e AK-47, pistole di vario calibro e circa duemila munizioni.

Le armi erano nascoste in bidoni metallici sigillati e sotterrati a più di due metri di profondità. L’operazione di recupero ha richiesto un’escavatrice per raggiungere i contenitori, posizionati in una zona appositamente scelta per eludere eventuali controlli.

Sequestrati sei chilogrammi di cocaina. Oltre all’arsenale, i militari hanno rinvenuto infatti sei panetti di cocaina. La droga, che sul mercato nero avrebbe potuto fruttare circa mezzo milione di euro, era occultata con lo stesso livello di attenzione e precisione riservato alle armi.

Il sequestro ha bloccato un importante flusso di stupefacenti destinato a finanziare attività illecite nella zona.

Il proprietario dell’azienda agricola, dove armi e cocaina erano interrate, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la sua presunta implicazione nel traffico di armi e droga.

Gli inquirenti stanno ora lavorando per ricostruire le modalità con cui il materiale è stato occultato e per verificare eventuali collegamenti con organizzazioni criminali attive nel territorio.

Si precisa che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che per l’uomo vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, conclude il comunicato dei Carabinieri

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