Articolo tratto da Sky Tg24

Protagonista di questa brutta storia una ragazzina che ha raccontato di esser stata obbligata ad avere rapporti con il suo fidanzato del tempo, di due anni più grande, nella sua casa quando i genitori non c’erano. Una storia che è stata scoperta dalla polizia intervenuta per la chiamata al 112 da parte del 15enne, accerchiato dagli amici della giovanissima intenzionati a portare a termine una vera e propria vendetta.

Una 13enne era stata costretta a subire rapporti sessuali dal fidanzato di 15 anni, così gli amici della giovane hanno organizzato una spedizione punitiva per vendicarla. La polizia, intervenuta su richiesta del ragazzo, ha scoperto così la violenza. L’episodio è successo a Genova. La notizia è stata riportata dal Secolo XIX, che spiega che la ragazzina ha detto di non essersi ribellata perché aveva paura che lui la mollasse. Ma dopo è riuscita a lasciarlo e ne ha parlato con gli amici e con il nuovo fidanzato che, radunata una decina di coetanei, tutti tra i 13 e i 16 anni, hanno dato vita a una specie di spedizione punitiva a casa dell’ex.

La dinamica dell’aggressione al 15enne e l’intervento della polizia

Quel giorno il 15enne si trovava solo nell’appartamento al primo piano del condominio in cui abita con i genitori. Quando sono arrivati gli amici della ragazzina hanno iniziato a dare pugni contro le sue finestre, uno ha cercato di entrare in casa. Il ragazzo, spaventato, ha preso un coltello da cucina e poi ha chiamato il 112. Quando la polizia è intervenuta, è emerso cosa stesse esasperando il gruppo di giovanissimi. I ragazzini amici della vittima sono stati  tutti identificati e accompagnati negli uffici della polizia: ovviamente ciascuno ha raccontato quello che sapeva e quello che invece gli era stato solo riferito, ma è proprio la ragazzina di 13 anni a dover raccontare il retroscena.

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