Frosinone-CatanzaroFrosinone-Catanzaro

Frosinone-Catanzaro non è un classico testa-coda, ma ci somiglia tanto. Ed esattamente al contrario di come ci si sarebbe attesi alla vigilia del campionato. Quando cioè i laziali, reduci da una devastante retrocessione dalla A proprio all’ultimo respiro, sembravano proiettati verso un rapido ritorno in massima serie anche grazie all’arrivo dell’ex allenatore delle scintillanti Aquile dell’anno scorso: Vincenzo Vivarini. Mentre i calabresi, perso proprio Vivarini oltre a buona parte dello staff dirigenziale e tecnico oltre ad alcuni giocatori chiave tipo l’asso Vandeputte, parevano destinati a una stagione di… Quaresima. Niente di più lontano dalla realtà con questi ultimi a quasi tre quarti dell’annata al quinto posto, e dunque in piena zona playoff, e i ciociari al contrario attualmente impegnati (e impelagati) in una drammatica lotta con il Cosenza per evitare l’ultimo posto, che insieme a penultimo è terzultimo significano biglietto, di sola andata, per l’inferno della C. Comunque sia, ecco il consueto film della partita.

Primo tempo: 

L’incontro, dalla pesante posta in palio, inizia sotto una pioggia battente e un freddo pungente. Ma già al 12’ si surriscalda grazie alla verve di Konè che dai 18 metri circa fa partire una gran botta. Un tiro che… saetta vicino al palo, mettendo i brividi a un Pigliacelli vanamente proteso in tuffo e salvato dalla leggera imprecisione del talentuoso atleta dei frusinati. Al 15’, però, i giallorossi rispondono con Brighenti che in giurata, di tacco, chiama il portiere avversario Cerofolini a un intervento nient’affatto banale. Ma al 18’ sono ancora i canarini a essere arrembanti con Ambrosino, che tuttavia al pari dell’ottimo compagno di squadra  Konè non inquadra la porta dei rivali. Alla mezz’ora però, “dai e dai”, Lusuardi trova il tap-in vincente. Una gentile concessione di Pigliacelli, in realtà. Il quale, dopo Brescia, confeziona un altro regalone agli avversari con una strana mossa… di piede sul primo colpo di testa di Lusuardi che accomoda il pallone sul piede del frusinate. Che proprio non può sbagliare. In questa fase c’è tanto Frosinone. Ad esempio con il citato Ambrosino scatenato, ma eccessivamente gigione, per la fortuna del Catanzaro che arriva allora all’intervallo senza subire ulteriori… danni. E per  Scognamillo e compagni non è certo un cattivo affare in vista dei prossimi 45’ di gara. 

Secondo tempo: 

Pronti-via con la ripresa e al 2’ subito il primo fuoco d’artificio. Lo fa brillare Iemmello. Un capitano che si avventa di testa su un cross dalle retrovie per fare 1-1. Ma la bandierina fulmineamente alzata dall’assistente numero uno del sig. Maresca di Napoli, il suo concittadino Capaldo, spegne il fuoco gelando i tanti tifosi ospiti assiepati dietro quella porta dello stadio Benito Stirpe. Fuorigioco e nulla di fatto, dunque. Si resta così sull’1-0. Ma l’appuntamento con il pari è soltanto rinviato di poco. Considerato che al quarto d’ora Quagliata si esalta su un’apertura di Pagano e centra l’angolo basso dove Cerofolini nulla può. Stavolta, di conseguenza, l’1-1 è cosa fatta con gli stessi supporter catanzaresi freddati dall’off-side precedente che fanno festa grande in Curva insieme ai loro beniamini invece in campo. Al 33’ è invece il subentrato Kvernadze a provare a far mettere il… naso avanti ai suoi, ma nell’occasione Pigliacelli fa vedere che c’è! E il match, di fatto, si chiude qui.

Conclusioni:

Pari giusto, poco da dire! Ma grande occasione persa (l’ennesima, peraltro) da un Catanzaro che se non avesse pagato pesante dazio a una purtroppo ormai ricorrente amnesia di Pigliacelli e a un fuorigioco… millimetrico di Iemmello avrebbe espugnato lo Stirpe. Niente male, tuttavia, la posizione in classifica della Caserta-band. 

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