Fin quando sono giornalisti… esaltati come noi a parlare di complotto e di città corrotta, preda di strani intrecci tra poteri legali, oscuri e occulti, può darsi siano mezzi matti.

O a caccia di… popolarità. Ma se lo dice in diretta nazionale a La Confessione un ex (super)magistrato, oltreché già più longevo sindaco di Napoli, eurodeputato e leader di movimento politico, la faccenda allora cambia. Eccome, se cambia! Ma cosa dice l’ex Pm al conduttore Peter Gomez?

“Io quasi 20 anni fa ho indagato nepla mia sede di Catanzaro su l’allora premier (Romano Prodi, ndr) e ministro della Giustizia (Clemente Mastella, ndr). Ma la toga l’ho probabilmente persa per l’inchiesta sull’avvocato Giancarlo Pittelli. Poi arrestato, e condannato in primo grado a 11 anni di reclusione in Rinascita Scott, nell’ambito dello stesso procedimento giudiziario avviato dal procuratore Nicola Gratteri. Ma anche ai miei tempi, l’ipotesi era che questo avvocato, all’epoca anche potente parlamentare di Forza Italia e uomo di Marcello Dell’Utri, fosse un anello di congiunzione  – prosegue il politico napoletano – tra massoneria, mafia e poteri forti. Senza contare che il figlio del mio procuratore del tempo (Mariano Lombardi, ndr) lavorava per lui. Comunque sia, il fatto è che il Csm azzerò me e la mia squadra di collaboratori.

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